Milan, che sprechi

Avanti con Leao, pari di rigore, la beffa firmata Nzola e poi il 2-2 di Athekame al 93’. Rossoneri non ancora pronti alla fuga

Milan, che sprechi
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Di solito chi ben comincia è a metà dell'opera. Per il Milan quel gol di Leao dopo 7 minuti, invece di produrre chissà quali benefici, illude i rossoneri che nella ripresa finiscono addirittura sotto a pochi minuti dai titoli di coda. L'impresa balistica finale di Athekame restituisce il punto ad Allegri che perde così l'occasione di prendere il largo in classifica. Ma questo è il Milan e questo può dare, specie quando deve fare la partita.

La ricerca del gol, per un attaccante, è come il gelato per un bambino: uno tira l'altro. E così capita a Rafa Leao che non perde tempo per firmare il terzo sigillo consecutivo. La preparazione è quasi identica a quella allestita con la Fiorentina: pallone lavorato dalla sinistra verso il centro e, nonostante l'opposizione di Bonfanti, da identica distanza il destro potente del portoghese attraversa il bosco di gambe pisane e inganna il portiere con Pavlovic che taglia verso l'esterno in posizione regolare

secondo il consulto var (Doveri). Vista la piega, al portoghese viene dedicata una marcatura decisa: spinte, spintarelle, trattenute vistose con un accorgimento, di cambiare spesso la sentinella. Così a fare le spese dei falli di Canestrelli è il suo sodale Achisher che guadagna il primo giallo per una spinta nemmeno violenta su Leao. Sotto dopo soli 7 minuti, il Pisa di Gilardino si ritrova, paradossalmente, a suo agio con lo schieramento deciso e che prevede due punte più un trequartista, Tramoni, che in effetti ha più il compito di oscurare Modric che di offrire assistenza ai suoi sodali. Da quel lampo iniziale, la sfida non decolla e il Milan non trova più, se non grazie a qualche blitz di Bartesaghi, sbocchi offensivi anche perché Saelemaekers è meno incisivo a destra e Fofana risulta impreciso.

La ripresa segnala la pigrizia milanista e accentua la necessità del Pisa di rimettersi subito in partita. La svolta arriva al quarto d'ora grazie al rigore fischiato da Zufferli per il braccio (non molto largo) di De Winter sulla sassata di

Cuadrado dal limite. Lo stesso Cuadrado s'incarica di firmare il pari dal dischetto. La reazione del Milan, a quel punto, è più nervosa, d'istinto che meditata e tecnica. Gli episodi significativi riportano alla ribalta Leao (schianta la traversa dopo lo scambio con Fofana) e Saelemaekers che tenta dalla grande distanza: la risposta del portiere croato Semper sotto la traversa è da applausi.

Nel tentativo estremo di recuperare il successo, per via di un posizionamento sbagliato della difesa, il Milan

subisce anche la seconda scudisciata sulla schiena: questa volta per merito di Nzola. Nel recupero c'è la stoccata dell'ultimo arrivato, Athekmame, che riesce così a ridurre i danni di una serata dai segnali inquietanti.

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