
I punti chiave
Si è conclusa con un nulla di fatto (per ora) la decisione della Uefa di accogliere le richieste di Lega Serie A e Figc di far disputare per la prima volta nella storia una gara del nostro massimo campionato all'estero, esattamente nella città australiana di Perth. La gara in questione è Milan-Como del prossimo febbraio ma servirà altro tempo per avere il definitivo nulla osta oppure un secco no.
La nota dell'Uefa
La mancata scelta odierna risiede nella priorità data ad altre vicende come ha spiegato la stessa Uefa in una nota: oltre a Milan-Como, anche la Liga ha chiesto Villarreal-Barcellona si possa giocare a Miami, Stati Uniti, il prossimo 20 dicembre e la risposta è stata la stessa. "ll Comitato Esecutivo ha discusso le richieste della Rfef e della Figc di approvare la disputa di una partita di campionato nazionale ciascuna al di fuori del proprio Paese, in particolare al di fuori del territorio Uefa - scrive il massimo organo europeo - Il comitato ha riconosciuto che si tratta di una questione importante e in crescita, ma ha espresso il desiderio di assicurarsi di aver ascoltato le opinioni di tutte le parti interessate prima di giungere a una decisione definitiva. Ci sono molte questioni da risolvere e, in quanto organo di governo europeo, la UEFA ha la responsabilità di tenere conto di tutti questi fattori. Di conseguenza, oggi non è stata presa alcuna decisione, ma la Uefa avvierà una serie di consultazioni con tutte le parti interessate al calcio europeo, compresi i tifosi.
I diversi pareri del mondo del calcio
La questione Milan-Como fuori da San Siro è nata alcune settimane fa per l'indisponibilità dello stadio occupato per i Giochi di Cortina 2026 dal 24 gennaio al 14 febbraio come ha ricordato Ezio Simonelli, presidente della Lega serie A, sottolineando che si tratta di "un'esigenza" e non di "un capriccio". A Milano "per 20 giorni in cui non si può giocare, il calendario è intasato, quindi non abbiamo alternative vicine a Milano di stadi con la capienza di San Siro. Di fronte a questa eccezionalità, e avendo anche ricevuto una disponibilità del governo australiano, abbiamo chiesto alla Uefa se questa cosa si poteva fare. Io sono sempre fiducioso sulle decisioni che saranno prese".
La possibilità di giocare fuori dal continente partite di leghe europee ha trovato, però, l ferma opposizione degli oltre 500 gruppi di tifosi della rete Football supporters Europe, ufficialmente riconosciuta dall'Uefa. Contrario all'eventuale gara in Australia anche il presidente del Torino, Urbano Cairo, quando gli è stato chiesto se questa è un'opportunità.
"Per me no – ha scandito il patron granata -Noi dobbiamo avvicinare i tifosi alle squadre, farli venire allo stadio rendendo le strutture più accoglienti. Andare a giocare a Perth non è una cosa che mi entusiasma, non la vedo come una cosa utile al nostro utile per il nostro calcio. Il nostro calcio ha bisogno di altre cose".