Il Monza diventa davvero americano

Beckett Layne Ventures prende subito l’80 per cento, il restante entro il 2026

Il Monza diventa davvero americano
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È stato il tempo delle mele, delle esperienze mai vissute e dei sogni che si avverano, come la prima promozione in A in 110 anni di storia. Ma tra Monza e Fininvest è ora tutto finito, o quasi. Perché dopo mesi di tira e molla, il club brianzolo passa di mano nel giorno che apre il secondo semestre dell’anno e il mercato per la prossima stagione, quella di Serie B. Da ieri pomeriggio comanda Beckett Layne Ventures, che con Fininvest ha sottoscritto un accordo per la cessione del 100% del capitale sociale.

«L’operazione prevede un primo trasferimento dell’80% delle quote entro l’estate, mentre il restante 20% sarà ceduto entro giugno 2026. Fino a quel momento, Fininvest manterrà una rappresentanza nel consiglio di amministrazione del club, in linea con la propria quota di partecipazione residua», è stata la nota che ha inaugurato il nuovo corso e chiuso una parentesi aperta il 28 settembre 2018. Quel giorno, a poche ore dal suo 82esimo compleanno, Silvio Berlusconi si regalò una nuova avventura calcistica con Adriano Galliani, dopo i 29 trofei in 31 anni di Milan.

Scommessa vinta con la conquista del massimo palcoscenico calcistico italiano di un club prelevato in C e portato a sfiorare da matricola in A un posto in Europa.

Ed è proprio da queste suggestioni che riparte il fondo di investimento americano Beckett Layne Ventures, partner finanziario e consulente per aziende attive nei settori dello sport, ma soprattutto dei media e dell’intrattenimento. Dove ha già investito oltre 10 miliardi di dollari. Al timone di Beckett Layne Ventures c’è Brandon Berger, fondatore con Lauren Crampsie, entrambi con trascorsi nella ristrutturazione del reparto commerciale del Chelsea. Monza, realtà vicina a Milano e con la presenza di un brand globale come l’autodromo, è però il primo vero investimento nel calcio. Il signing di ieri coincide con la volontà di rendere operativi da subito il prossimo direttore sportivo Nicolas Burdisso, sintesi di un nuovo corso con molte tinte giallorosse.

L’ex Roma sarà affiancato dal direttore tecnico Francesco Vallone (trascorsi nell’area scout proprio della Roma, oltre che Vicenza e Udinese), senza attendere il closing di fine estate.

Il periodo di gestione condivisa verrà amministrata da Adriano Galliani (a cui poi verrà offerto un ruolo istituzionale e apicale) e Mauro Baldissoni, advisor di BLV ed ex vicepresidente della Roma.

Tra gli altri advisor dell’operazione, lo Studio Tonucci & Partners (di cui fanno parte Gianluca Cambareri, Giuseppe Santarelli ed Eleonora Ieradi), mentre nel gruppo di investitori si fanno i nomi anche di realtà imprenditoriali brianzole come quelle che fanno capo alle famiglie Agrati (settore componenti automotive) e Fontana (carrozzerie).

Smentite le voci di coinvolgimento di Alex Menta (dirigente italoamericano con trascorsi a Venezia e Triestina), mentre non dovrebbe al momento subire scossoni la posizione di Paolo Bianco, da pochi giorni nominato nuovo allenatore, nonostante si fosse fatta avanti l’ipotesi di panchina a Daniele De Rossi. Che della romanità è un’icona.

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