Il Monza è diventato davvero americano. Esce di scena una famiglia vincente

Fininvest cede il club brianzolo: dopo quasi 40 anni non sarà più nel pallone

Il Monza è diventato davvero americano. Esce di scena una famiglia vincente
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Sette righe asciutte sono naturalmente poche per chiudere il cerchio di una fantastica storia di successi e di investimenti generosi realizzati nel calcio italiano dalla famiglia Berlusconi lasciando una scia unica e irripetibile. Sono poche sette righe ma hanno messo un punto a un magnifico capitolo durato quasi 40 anni. Eccole: Fininvest spa e Beckelt Layne Ventures comunicano di aver perfezionato il primo closing dell'operazione per la cessione del capitale sociale dell'Ac Monza spa, già annunciata il 1 luglio 2025. A seguito del completamento delle necessarie autorizzazioni regolamentari e del verificarsi delle condizioni previste dall'accordo, BVL assume ufficialmente il controllo del club con l'80% delle azioni. Fininvest resterà azionista del club con la quota del 20% che verrà ceduto a BVL entro giugno del 2026. Per dare un senso concreto alle parole, si tratta di una cessione da 45 milioni di euro per un club nel frattempo sceso in serie B, un'operazione al limite dell'impossibile la chiosa di un addetto ai lavori. Se le date hanno un senso bisogna riannodare il filo della memoria collettiva con quella del 20 febbraio 1986, il giorno in cui la Fininvest fece il grande passo. Rientrando in aereo dalla mini-vacanza a Sankt Moritz, Silvio Berlusconi informò i suoi manager che sarebbe entrato nel calcio italiano salvando il Milan di Farina sull'orlo del fallimento. Diede così inizio alla magica avventura che rivoluzionò il calcio italiano ed europeo, cambiò la vita ai tifosi milanisti nel frattempo precipitati due volte in serie B ("una volta gratis, l'altra pagando" la battuta velenosa dell'avvocato Prisco).

La storia prese la rincorsa del raduno con gli elicotteri atterrati all'Arena, passò attraverso il raduno al castello di Pomerio per fissare la mission ("dovremo diventare la squadra più forte al mondo") che sulle prime provocò battute feroci ("con gli elicotteri dovranno fuggire" azzardò lo juventino Tacconi) poi dimenticate grazie ai trionfi ravvicinati di scudetto, coppa dei Campioni e coppa Intercontinentale nel giro di meno di due anni. Fu una cavalcata trionfale durata la bellezza di 31 anni lungo i quali, nonostante la discesa in campo del 1994 con le elezioni politiche vinte nel marzo di quell'anno, Silvio Berlusconi e la sua Fininvest dedicarono a quell'impresa diventata un colosso sulla scena calcistica euro-mondiale, gigantesche risorse finanziarie e una collezione di fuoriclasse e Palloni d'oro da far invidia al Prado di Madrid.

Nell'aprile del 2017 la prima grande rinuncia, la dolorosa cessione del Milan spiegata in modo didascalico ("una famiglia da sola non è più in grado da sola di competere con club stranieri che sono proprietà di stati") e affidata a un collettore cinese che completò l'operazione grazie al ricco prestito del fondo Elliott, poi diventato proprietario a tutti gli effetti del club. Senza calcio, la rinomata coppia Berlusconi-Galliani rimase però solo poco più di un anno perché nel settembre del 2018 ecco spuntare la nuova sfida, prendere il Monza in serie C e provare a portarlo per la prima volta in serie A, traguardo centrato nel giugno del 2022. Con la cessione del Monza, escono di scena Paolo Berlusconi, presidente onorario ("dopo anni meravigliosi saluto il Monza col quale abbiamo raggiunto un traguardo che resterà scolpito nella storia") e il braccio destro del fondatore di Mediaset, Adriano Galliani fino a ieri ad della squadra della sua città.

L'appuntamento simbolico è fissato per lunedì 29 settembre, giorno del compleanno di Silvio: la convocazione del cda e dell'assemblea dei nuovi soci completeranno il passaggio formale di consegne. Fininvest uscirà definitivamente dal calcio, Adriano Galliani sarà libero di "dedicarmi alle altre attività in cui sono impegnato" che non è soltanto quella di senatore della Repubblica sui banchi di Forza Italia. Ha infatti con sofferenza rinunciato alla proposta di restare presidente del Monza perché c'è dell'altro nel suo futuro immediato. C'è alle viste un altro viaggio di Ulisse a Itaca, il più atteso e reclamizzato dai siti e chat di tifosi rossoneri: il ritorno al Milan.

Idea di Zlatan Ibrahimovic, raccolta e rilanciata da Gerry Cardinale pronto ad offrirgli la carica di vice-presidente con delega specifica per l'area sportiva e diventare la figura carismatica da schierare al fianco di Allegri e Tare. Con la benedizione garantita di Silvio.

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