Monza coraggioso ma se la aggiudica il Milan: la decide Messias

Il "derby del cuore" si rivela una partita bellissima con i padroni di casa che affrontano il Milan a viso aperto. I rossoneri passano nel primo tempo grazie al brasiliano ma soffrono maledettamente nel finale, quando il Monza è davvero arrembante

Monza coraggioso ma se la aggiudica il Milan: la decide Messias

All’ex Brianteo doveva essere una partita speciale e lo spettacolo non è certo mancato. Se il Milan aveva una gran voglia di capitalizzare l’entusiasmo per la vittoria in Champions, i padroni di casa scendono in campo intenzionati a vendere carissima la pelle. Il “derby del cuore” si rivela una gara tra due squadre aggressive, che giocano un bel calcio e si affrontano a viso aperto. Alla partenza a razzo dell’undici di Pellegrino rispondono però con carattere e voglia i rossoneri, che mettono a rischio la porta monzese più volte. Per passare, però, ci vuole un’azione confusa e una botta secca di Junior Messias che Di Gregorio può solo sfiorare. Il Monza, però, rimane bene in partita, senza scomporsi, rispondendo con determinazione all’aggressività del Milan.

Nel secondo tempo i padroni di casa sono più propositivi ma rischiano tantissimo su una ripartenza finalizzata male da Theo Hernandez. Palladino si gioca il tutto per tutto e per un niente i biancorossi non trovano il pari su un tiro di Ciurria che colpisce due volte il palo. Nel finale i rossoneri non ne hanno più e subiscono per lunghi tratti un vero e proprio assedio. Il Milan avrebbe il colpo per chiuderla ma De Ketelaere è ancora impreciso di fronte alla porta. Finisce con il terzo 1-0 consecutivo degli ospiti che raggiungono temporaneamente al secondo posto il Milan. L'undici di Palladino, però, esce dal campo a testa altissima.

La partita

Dopo l’ottima prestazione di Champions, invece di un forte turnover Pioli conferma buona parte dell’undici che ha piegato gli Spurs. Ancora difesa a tre, dove si prende un turno di riposo Kjaer per il rientrante Tomori. Confermatissimi Kalulu e Thiaw, che martedì aveva fatto molto bene. Sulla fascia al dirompente Theo Hernandez si affianca Messias. Al centro l’insostituibile Tonali e Rade Krunic. Si era parlato di una possibile staffetta tra Brahim Diaz e De Ketelaere ma lo spagnolo è in un momento di grazia e Pioli non se la sente di metterlo in panchina. Confermata invece l’alternanza tra uno stanco Olivier Giroud e Divock Origi, che all’andata aveva fatto bene. Leao completa l’attacco ma a fare notizia, più che altro, il rientro in panchina di Zlatan Ibrahimovic.

Palladino prova a sparigliare le carte confermando in avanti uno che il Milan lo conosce bene come Petagna, con Mota Carvalho e Caprari a dargli una mano. Visto che Carlos Augusto non ce l’ha fatta a tornare a disposizione, spazio al centrocampo per Rovella e Pessina, affiancati sulle ali da Ciurria e Birindelli. A proteggere l’ottimo Di Gregorio la difesa a tre composta da Izzo, Pablo Marì e Marlon, che avrà il suo bel daffare per contenere le folate dei rossoneri.

Messias segna ma è battaglia vera

Al pronti via, i padroni di casa aggrediscono alto il Milan, spingendo forte e costringendo Tatarusanu ad un paio di interventi niente affatto semplici. Coraggioso l’approccio del Monza, che però è costretto dopo qualche minuto ad arretrare per contenere le puntate in avanti degli attaccanti rossoneri. Con un Brahim Diaz un po’ chiuso, spazio per l’estro di Leao e per l’istinto di Origi, che avrebbe una gran voglia di ripetere la grande prova dell’andata. Dieci minuti a ritmo piuttosto alto tra due squadre che si rispettano ma non si temono. Il Monza azzarda un pressing a tutto campo per complicare l’impostazione del Milan e l’undici di Pioli ci mette qualche minuto a trovare le contromisure. Diaz non riesce a trovare spazio al centro mentre le puntate sulla fascia di Origi sono decisamente più efficaci. Al 14’ un suo cross dal fondo sarebbe molto invitante; per fortuna dei padroni di casa Marlon è molto attento e spazza via. Un lampo improvviso di Rafael Leao rischia di aprire il conto col Monza. Di Gregorio non ci arriva ma il pallone si stampa sul palo esterno. Partita tutto sommato piacevole ma ancora abbastanza indecifrabile.

Grande pressione del Milan attorno al 20’ con aggressività e carattere, ma i padroni di casa reggono l’impatto senza soffrire troppo. A sbloccare la partita ci prova Messias che lotta e si conquista un pallone a centrocampo, scatenando la ripartenza. Prima Leao impegna dalla distanza Di Gregorio con un tiro non irresistibile: il portiere del Monza non trattiene e per poco Brahim Diaz non riesce nel tap-in. L’arbitro lascia giocare molto ed è battaglia vera, tra due squadre molto aggressive. Marlon esagera e, per fermare Leao, si becca un giallo evitabile che gli costerà il posto nella complicata trasferta a Salerno. Al 28’ una delle rare puntate offensive di Tomori si trasforma in una buona occasione per il Milan. Il tiro dell’inglese è insidioso, ma Di Gregorio stavolta è attento. Il portiere monzese, però, non può niente pochi minuti dopo quando un’azione confusa nell’area piccola fa arrivare il pallone tra i piedi di Junior Messias. Botta secca, precisa che il guardiameta può solo sfiorare. 1-0 meritato per i rossoneri.

Messias gol Monza Milan

Il Monza non riesce a rispondere colpo su colpo agli ospiti, continuando con il piano partita di Palladino come se non fosse successo niente. Il Milan continua a pressare alto, aggredendo costantemente il portatore di palla, ansioso di chiudere al più presto la partita prima del prevedibile calo fisico del secondo tempo. Il Monza, però, rimane composto e, poco alla volta, riesce ad alzare il baricentro. Attorno al 40’ spazio per qualche azione manovrata, ariosa, che porta Petagna in piena area di rigore. Per fortuna degli ospiti, Tomori è attento ma comunque gli uomini di Palladino sono decisamente in partita. Finale di tempo con un Milan che pianta le tende nella metà campo dei padroni di casa ma senza riuscire ad impensierirli più di tanto. Origi lotta bene al limite dell’area e cade male, costringendo ad un extra recupero. Si va negli spogliatoi con i rossoneri avanti e un Monza che ha dimostrato comunque di reggere bene il confronto.

Monza spavaldo e sfortunato

Al rientro in campo la partita non cala affatto d’intensità, ma è il Milan a mostrare più voglia di chiudere i conti. Nonostante stazioni spesso e volentieri dalle parti di Di Gregorio, però, l’undici di Pioli non riesce a pungere. Al 52’ un mezzo errore al centrocampo apre un’invitante ripartenza per i padroni di casa che mettono l’ex Petagna a tu per tu con Tatarusanu. Il tiro, però, è del tutto dimenticabile. Pochi minuti dopo e il Monza si ripresenta in area: Birindelli sgomita con Theo Hernandez ed esagera il contatto. Paluano non gradisce affatto e ammonisce l’ex Pisa, scatenando le proteste del Monza. Il Milan è costretto ad arretrare e subisce la spinta dei biancorossi, finalmente più propositivi. Ogni errore apre però delle praterie ai rossoneri: palla riconquistata, tocco delizioso di Leao che alimenta la corsa di Theo Hernandez. Il transalpino, però, di fronte al portiere mette un tiro non dei suoi, graziando il guardameta del Monza. Grossissima occasione per gli ospiti che spinge Palladino ad aggiustare la squadra. Fuori Petagna e Birindelli per Machin e Carboni, mossa che porta Mota Carvalho in avanti come unica punta.

Mota Carvalho Monza Milan

Il Milan inizia a soffrire troppo l’aggressività del Monza e Pioli prepara qualche di cambio per tenere alta la tensione. Oltre alle previste staffette Diaz-De Ketelaere e Origi-Giroud, in campo anche Saelemakers al posto dell’ottimo Messias, fino a quel momento il migliore in campo per i rossoneri. Il Monza continua a spingere a caccia del pareggio, senza però riuscire a farsi largo nell’attenta retroguardia del Milan, pericoloso su qualche ripartenza. Il pallino del gioco, però, rimane in mano ai padroni di casa. Palladino capisce che serve più peso in avanti e chiama in causa Gytkjaer, passando alla difesa a quattro per giocarsi il tutto per tutto nel finale. Mossa coraggiosa che vede salire enormemente la pericolosità dei padroni di casa. Al 72’ su un pallone recuperato da Carboni, tiro velenoso di Ciurria: Tatarusanu non ci arriva ma è graziato due volte dal palo. I biancorossi ora mettono alle corde il Milan, che non riesce ad approfittare degli enormi spazi a disposizione. Il pubblico dell’UPower Stadium apprezza il coraggio dell’undici di Palladino che non ne vuole sapere di mollare. I rossoneri soffrono maledettamente e si chiudono troppo, finendo alle corde.

Pioli toglie Leao per Rebic ma gli ospiti sembrano a corto di fiato ed idee. In campo c’è solo il Monza, cui però manca la lucidità di fronte alla porta. Fuori anche un convincente Krunic per Bakayoko ma non serve a molto: Milan sempre in apnea, costretto a difendersi alla disperata. All’84’ su un rovesciamento di fronte i rossoneri avrebbero la palla buona per chiuderla: coast to coast di Theo Hernandez, tacco di Giroud che la passa al liberissimo Tonali. Bel tiro che Di Gregorio respinge male. Saelemakers trova De Ketelaere ma in maniera imprecisa: il belga non riesce a trovare il colpo del KO. Finale nervoso con un Monza coraggioso che meriterebbe almeno il pareggio. L'assedio del Monza non riesce a piegare la resistenza ostinata del Milan, che chiude portandosi a casa tre punti preziosissimi per la corsa Champions.

Il tabellino

MILAN (3-4-2-1): Tatarusanu - Kalulu, Thiaw, Tomori – Messias (63’ Saelemakers), Tonali, Krunic (82’ Bakayoko), Theo Hernandez – Diaz (63’ De Ketelaere), Leao (78’ Rebic) – Origi (63’ Giroud). A disposizione: Mirante, Vasquez; Ballo Toure, Dest, Gabbia, Kjaer; Adli, Bakayoko, Pobega, Saelemaekers, Vranckx; De Ketelaere, Giroud, Ibrahimovic, Rebic. All: Stefano Pioli

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio - Izzo, Mari, Marlon (70’ Gytkjaer) – Birindelli (59’ Carboni), Rovella (70’ Sensi), Pessina, Ciurria – Mota (83’ Valoti), Caprari – Petagna (59’ Machin). A disposizione: Cragno, Sorrentino, Antov, Caldirola, Carboni, Donati, Barberis, Colpani, Machín, Ranocchia, Sensi, Valoti, D'Alessandro, Gytkjaer. All: Raffaele Palladino

Marcatori: 31’ Messias (Mi)

Ammoniti: 26’ Marlon (Mo), 33’ Krunic (Mi), 54’ Birindelli (Mo), 61’ Rovella (Mo), 62’ Machin (Mo), 68’ Thiaw (Mi)

Arbitro: Antonio Rapuano

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