Che ridere, il Leoncavallo chiede legalità, sgomberate tutto e Casapound: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il blitz a Milano, la "svolta autoritaria" e i farmaci israeliani

Che ridere, il Leoncavallo chiede legalità, sgomberate tutto e Casapound: quindi, oggi...
00:00 00:00

- Questa mattina ci siamo svegliati con lo sgombero del Leoncavallo. E la cosa più incredibile di tutte non sono tanto le proteste di Beppe Sala, di Ilaria Salis, delle mamme del Leonka o di Avs che - poverini - non potranno farci la festicciola di partito. Il fatto paradossale è che in molti lamentano il fatto che a) il blitz sia avvenuto in agosto, quando evidentemente molti leonkavallini se ne stanno al mare o in villeggiatura; b) che sia avvenuto “di sorpresa”, prima del preannunciato 9 settembre.

- Allora, partiamo dal principio. Intanto è normale, giusto e logico che sia avvenuto ad agosto perché è in questo periodo che Milano si svuota e quindi la forza pubblica riduce i rischi di picchetti, manifestazioni o di trovarsi dentro centinaia e centinaia di persone che sarebbe impossibile cacciare via per poi cambiare le serrature. Ben fatto.

- Ma vi rendete conto che lo storico avvocato del Leoncavallo sta cercando di capire se l’anticipo della data sia “legittimo”? Cioè: questi occupano abusivamente un immobile e si chiedono se uno sgombero, ordinato dal giudice e già tentato altre volte, sia illegittimo solo perché lo anticipano a quando gli occupanti si abbronzano al mare?
Fatemi capire: il Leoncavallo chiede legalità?

- Il problema non è che lo abbiamo fatto “a sorpresa” o senza informare il povero Beppe Sala, che piagnucola inutilmente, il problema è che nei precedenti 31 anni e 133 tentativi di sgombero nessuno abbia pensato di mettere in pratica quello che, con molta facilità, è avvenuto oggi. Era così difficile, cari ministri dell’Interno e sindaci del passato, replicare lo schema 30 anni fa, riconsegnare l’immobile ai legittimi proprietari ed evitare che i contribuenti dovessero versare 3,3 milioni di euro per risarcire la proprietà per i danni subiti da Sun furto, perché di questo si tratta, durato decenni.

- Adesso pioveranno editoriali e proteste dell’Anpi&co sulla postura autoritaria del governo, su Meloni che vuole reprimere il dissenso e ridurre gli spazi di socialità. Ma guardate che il problema non è “il centro sociale” in sé e, al netto di eventuali illegalità e disordini vari, neppure il fatto che esista un luogo simile. Il problema principale era e resta l’occupazione abusiva, cioè il fatto che per così tanti anni il Leonka abbia sottratto, cioè rubato, l’immobile ai suoi legittimi proprietari che ci hanno rimesso in soldi, tranquillità e prospettive.

- Solo in Italia possono accadere robe del genere, paradossi in cui il ripristino della legalità viene spacciato da certi (sindaci, politici, partiti) come una sorta di “repressione”. Se il Leoncavallo ci teneva a fare cultura e arte, poteva affittarsi un posticino come fanno tutte le persone perbene.

- Mi dispiace se la dottoressa e l’infermiera che hanno gettato parafarmici israeliani nel cestino verranno punite o licenziate. Hanno chiesto scusa e amen. Il punto è che se fai un gesto simile devi avere anche il coraggio di assumerti le conseguenze delle tue azioni. E quello che scandalizza non è che abbiano buttato veramente o no i farmaci “pagati coi soldi pubblici”, era chiaro fosse un gesto simbolico. Né mi scandalizza che l’abbiano fatto mentre erano nei locali dell’Asl, prima o dopo la fine dell’orario di lavoro (loro dicono dopo).

Il punto è che boicottare un farmaco israeliano è una scemenza, perché allora non dovremmo utilizzare tutte le tecnologie civili che derivano da scoperte militari. E sono migliaia.

- A chi dice "e quindi CasaPound", rispondo: sgomberate pure quello. La legalità è legalità, non ci sono destra o sinistra. Punto.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica