Napoli Campione d'Italia, le pagelle dei protagonisti

Kvaratskhelia (9) e Osimhen (9) sono i veri trascinatori della squadra. In difesa brilla Kim (8.5) autentica rivelazione della stagione. Spalletti (9) raggiunge finalmente il sogno tricolore

Napoli Campione d'Italia, le pagelle dei protagonisti

Il Napoli è campione d'Italia per la terza volta nella sua storia. In testa sin dalla prima giornata, la squadra di Spalletti ha sgretolato tutti gli avversari, macinando vittorie su vittorie. Una marcia inarrestabile fino alla conquista matematica dello scudetto, arrivata a sei giornate dalla fine. Diamo i voti agli artefici di questa magnifica impresa.

Portieri

Alex MERET 7 - Si prende una bella rivincita dopo un'estate passata con la valigia in mano. La partenza sprint e l'ottima tenuta difensiva della squadra lo aiutano a ritrovare fiducia. Lui ci mette del suo, con prestazioni sempre al di sopra della media.

Pierluigi GOLLINI SV - Arriva a gennaio in prestito dalla Fiorentina. Una sola presenza con l'Atalanta, conclusa con un clean sheet. Troppo poco per essere giudicato.

Salvatore SIRIGU SV - Lascia il Napoli e va alla Fiorentina nello scambio con Gollini. Poi si fortuna gravemente. Un vero peccato aver lasciato a metà stagione proprio nella stagione scudetto.

Difensori

Giovanni DI LORENZO 8 - Capitano di mille battaglie. Cresciuto in maniera esponenziali nelle ultime due stagioni, difende e attacca praticamente con la stessa efficacia. Dopo Hamsik, Maradona e prima ancora Bruscolotti e Juliano, la fascia è sul braccio del giocatore giusto ancora per tanti anni.

Amir RRHAMANI 8 - Dai margini della rosa con Gattuso a pilastro difensivo insostituibile per Spalletti. Forte in marcatura e di testa. Sempre pericoloso sulle palle alte in proiezione offensiva. Un vero centrale moderno.

Min-jae KIM 8.5 - Sostituire Koulibaly in campo e nel cuore dei tifosi non era affatto facile, lui ci riesce subito. Mostruoso nelle letture difensive, praticamente non sbaglia una partita. Si impone come uno dei migliori difensori non solo della Serie A ma di tutta Europa.

MARIO RUI 7.5 - La stagione del rilancio. Il piccolo terzino portoghese torna ai livelli vissuti con Sarri. Il piede e la partecipazione al gioco sono da sempre il suo forte. Quest'anno elimina del tutto le disattenzioni difensive facendo una stagione super.

Bartosz BERESZYNSKI SV - Altro acquisto di gennaio. Una sola presenza in Coppa Italia nella sconfitta con la Cremonese. Davanti ha lo stakanovista Di Lorenzo, ecco perché non gioca mai.

JUAN JESUS 7 - Richiesta di Spalletti che lo conosce dai tempi di Roma. Con gli anni acquista esperienza e grande senso della posizione. Da prima riserva dei titolari si dimostra una pedina utilissima.

Leo OSTIGARD 6.5 - Chiamato in causa soprattutto nella prima parte della stagione, si dimostra un prospetto interessante. Troppo ampio il divario con i titolari, per poterli insidiare, almeno per questa stagione.

Mathias OLIVERA 6.5 - Dà il cambio a Mario Rui facendo sempre bella figura. Diligente, buona spinta e "garra charrùa" tutta uruguagia. Dalla prossima stagione pronto l'assalto alla maglia da titolare.

Centrocampisti

Stanislas LOBOTKA 8 - Altro elemento trasformato dalla cura Spalletti. Si ironizzava e non poco sulla sua forma fisica, smentisce i più scettici con una stagione strabiliante. Prende per mano la squadra, moto perpetuo, dai suoi piedi nascono tutte le azioni e che azioni.

Zambo ANGUISSA 7.5 - Conferma tutte le sue grandi qualità alla 2ª stagione in azzurro. Di fioretto o di sciabola dà sempre il suo contributo. Fosse più prolifico in zona gol sarebbe davvero perfetto.

Piotr ZIELINSKI 6 - Delude un po' le attese. In una squadra che gira alla perfezione ci si aspettava qualcosa in più. Troppi pochi gol per un giocatore col suo tiro. In altre annate aveva inciso di più.

Diego DEMME SV - Ai margini della rosa. Soltanto qualche apparizione, ingiudicabile.

Tanguy NDOMBÈLÈ 6.5 - L'alter-ego di Anguissa. Sempre pronto quando chiamato in causa. Dimostra di essere un centrocampista di spessore ma anche qualche difetto di tenuta mentale. Il prezzo alto del suo riscatto lascia più di qualche dubbio sul suo futuro a Napoli.

Gianluca GAETANO SV - Il gioiellino del settore giovanile gioca solo qualche spezzone di gara. Vincere lo scudetto a Napoli da napoletano resta una soddisfazione unica. A 23 anni sarebbe un delitto vivere un'altra stagione così.

Eljif ELMAS 7.5 - Jolly offensivo utilissimo soprattutto a gara in corso, quando entra per spaccare la partita. Spalletti si diverte a cambiargli posizione, esterno o tra le linee, qualche volta addirittura falso nove e lui risponde sempre presente.

Attaccanti

Matteo POLITANO 7.5 - Su e giù per la fascia destra. Con i suoi guizzi infiamma il pubblico del Maradona. Aggiunge qualcosa in più al suo bagaglio tecnico, con il solito movimento a rientrare sul mancino. Si prende la responsabilità di calciare rigori importanti.

Victor OSIMHEN 9 - Da diamante grezzo a leader indiscusso del gruppo e bomber implacabile. Lotta come un leone in ogni partita e su ogni pallone. Capocannoniere del campionato, trascina i compagni con i suoi gol. Per lui già suonano le sirene della Premier League.

Khvicha KVARATSKHELIA 9 - Impatto devastante. Dribbling, sterzate, assist e gol. Semina il panico nelle difese avversarie e manda in visibilio i tifosi con le sue giocate. L'unico modo per contenerlo è il raddoppio sistematico. Ma è difficile riuscirci anche così.

Hirving LOZANO 6 - Forse paga di testa il fatto di non essere più tra i titolarissimi. Entra nelle rotazioni, ma il suo rendimento non è entusiasmante. El Chucky, la bambola assassina, è un lontano ricordo.

Giovanni SIMEONE 7.5 - Il Cholito non risente assolutamente del salto in una big. Il ruolo di bober pronto a gara in corso lo esalta e lo galvanizza. I gol decisivi a San Siro e nella sfida al Maradona contro la Roma pesano tantissimo in ottica scudetto.

Giacomo RASPADORI 7.5 - I problemi fisici ne limitano l'utilizzo. Talento e classe da vendere. Ha tutto il tempo per ritagliarsi un ruolo da assoluto protagonista con questa maglia. Il gol vittoria contro la Juve mette il sigillo ad una stagione indimenticabile.

Luciano SPALLETTI 9 - Gli mancava solo il tricolore per entrare nel Gotha degli allenatori italiani.

Costruisce una macchina perfetta, da vero maestro di calcio. Incanta in Italia e in Europa, mostrando un gioco moderno e spettacolare. Vincere lo scudetto a Napoli significa gloria eterna. I meriti di questo capolavoro sono tutti suoi.

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