Un pari che lascia irrisolti i problemi di entrambe

Lieve malore per Maurizio Sarri che ha disertato la conferenza stampa del post partita

 Un pari che lascia irrisolti i problemi di entrambe
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Nervosismo e delusione. Il pareggio per 3-3 fra Lazio e Torino non porta la serenità né ai biancocelesti, né ai granata. La Lazio, senza 8 giocatori, fatica a ingranare: da febbraio non riesce a vincere due partite di fila in campionato. La zona europea è già distante e ieri il punto è arrivato con i gol di Cancellieri (alla prima doppietta in A) e Cataldi, unici due innesti rispetto all'anno scorso a causa del mercato bloccato. Dopo aver vissuto l'ultima stagione in prestito con Parma e Fiorentina che hanno deciso di non riscattarli, sono tornati a Roma, ma senza il blocco non sarebbero stati nei piani del club. I biancocelesti non riescono più a mantenere la porta inviolata (solo in due gare su sei) e hanno incassato lo stesso numero di gol del Genoa ultimo e sembrano ridimensionati. Il Torino di Baroni, confermato in panchina, continua a inciampare: il calendario, fin qui, è stato difficilissimo, ma le 13 reti incassate sono troppe. In gol, oltre a Simeone, anche Adams e Coco.

I granata però non sono in grado di gestire il risultato: dopo essersi portato in vantaggio al 92', su 4 minuti di recupero, ha concesso il pareggio (ingenuo il fallo da rigore di Maripan). Lieve malore per Maurizio Sarri che ha disertato la conferenza stampa del post partita. La spiegazione del suo vice, Marco Ianni: «Giramenti di testa, il finale di partita ha influito».

Male l'arbitro Piccinini.

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