Calcio

Roma-Zaniolo, è rottura totale: pronta causa per mobbing

Secondo quanto riporta Il Messaggero, Zaniolo avrebbe contattato un pool di avvocati: c'è il forte rischio che la storia finisca in Tribunale

Roma-Zaniolo, è rottura totale: pronta una causa per mobbing

ll legame tra la Roma e Nicolò Zaniolo si è lacerato, si è rotto in maniera definitiva e ora le parti si avviano a vivere quattro mesi da separati in casa. Non solo, perché, secondo quanto riporta il Messaggero, l'ex canterano dell'Inter avrebbe contattato un pool di legali e all'orizzonte c'è l'ipotesi di un contenzioso per mobbing. Il Bournemouth aveva manifestato il suo forte interesse per il 23enne giallorosso ed era pronto a mettere sul piatto 35 milioni di euro ma il giocatore ha detto no mettendo nei guai la Roma. 24 ore prima della chiusura del mercato Zaniolo aveva poi deciso di accettare il club inglese che però a sua volta aveva virato e chiuso con Traoré del Sassuolo.

Causa per mobbing?

Zaniolo ha sperato fino alla fine che il Milan affondasse il colpo, ma così non è stato. Troppi i 35-40 milioni di euro richiesti dalla Roma, con il club rossonero disposto a salire ad un massimo di 25 milioni ma con un diritto di riscatto e con l'obbligo che sarebbe scattato solo a determinate condizioni. Ora, per i giallorossi il 23enne è di fatto un giocatore fuori rosa e a fine stagione dovrà trovarsi un'altra sistemazione anche perché il contratto scadrà il 30 giugno del 2024 e ovviamente non ci sono margini di trattativa per rinnovare l'accordo. Secondo quanto riporta il quotidiano romano, dunque, c'è il forte rischio di finire in tribunale. L'entourage del giocaore avrebbe già contattato gli avvocati per occuparsi del caso tra mobbing e pressioni psicologiche nei confronti del calciatore, queste sarebbero le accuse ipotizzate dal quotidiano romano.

Non solo, perché sull'accaduto sarebbe stata informata anche l'Assocalciatori, presieduta da Umberto Calcagno. Secondo la famiglia di Zaniolo sarebbe stata la Roma ad innescare il massacro mediatico nei confronti del ragazzo, con alcuni tifosi giallorossi che lo hanno anche minacciato e inseguito sotto casa. L'entourage dell'ex Inter avrebbe prodotto un fascicolo che raccoglie i fatti accaduti negli ultimi giorni tra striscioni offensivi, frasi contro la madre Francesca Costa e tutta la famiglia e le minacce. Se si arrivasse davvero in Tribunale il giocatore potrebbe anche ottenere la rescissione del contratto, anche se la situazione non è delle ottimali visto che il ragazzo si appresta a vivere 4 mesi difficili.

Un rapporto logoro

Questa è la quinta stagione del giocatore a Roma, 128 le presenze in campo e 24 reti al suo attivo con in mezzo tanti infortuni, tante incomprensioni e comportamenti sopra le righe. Eppure Zaniolo era stato l'eroe della finale di Conference League contro il Feyenoord. Il suo gol aveva regalato il successo e il trofeo alla Roma ma a distanza di pochi mesi il 23enne è uscito dai radar giallorossi e soprattutto del suo timoniere José Mourinho, che nella conferenza stampa prima del match contro il Napoli aveva inchiodato il giocatore di fronte alle proprie responsabilità: "È da un mese che il giocatore dice che vuole andare via. Oggi dico nuovamente che Zaniolo non sarà a disposizione, che ci concentriamo sulla partita e che il mio focus è sui giocatori che ci saranno. Non è il caso di Zaniolo".

Anche nel post Napoli-Roma, la bordata a Zaniolo: "Voglio gente disponibile, che vuole giocare con la Roma. Quando non stai bene nella famiglia devi andare via, devi trovare una soluzione. La famiglia è per stare con gente che vuole stare", a testimonianza di una rapporto ormai arrivato alla fine. A fine stagione il giocatore potrebbe finire al Milan, ma la Roma vorrà sempre monetizzare almeno 30 milioni di euro per cederlo a una diretta concorrente.

Il rischio è che Zaniolo si possa liberare dai giallorossi solo a partire dal 1 luglio del 2024, eventualità che non farebbe bene né al giocatore, né alla società.


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