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San Siro e l'azzurro: storia di lacrime e sorrisi

Il Meazza di nuovo ultima spiaggia. E quel gol di Dino Baggio trenta anni fa...

San Siro e l'azzurro: storia di lacrime e sorrisi

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Ci giochiamo la vita a San Siro, di nuovo. Con l`Ucraina domani sera allo stadio di Milano (già 41mila biglietti venduti, 2mila sono dei tifosi ospiti) non c`è praticamente alternativa alla vittoria, se non vogliamo impelagarci nel ginepraio dei playoff per andare all`Europeo dell'anno prossimo o addirittura guardare il torneo da casa. San Siro ultima spiaggia come già altre volte nel passato e non sempre è andata bene, a dire il vero: basti pensare allo spareggio contro la Svezia del 13 novembre 2017 finito 0-0 e che ci costò il Mondiale, oppure la semifinale di Nations League di due anni fa contro la Spagna (1-2). In altre occasioni invece è andata meglio e in tal senso ricordiamo l`agonico 1-0 con cui gli azzurri piegarono il Portogallo il 17 novembre 1993: rete di Dino Baggio a dieci minuti dalla fine in quello che era una sorta di spareggio visto che se avessimo perso non saremmo andati a Usa `94.

San Siro c`è sempre, insomma, nei momenti chiave in epoca recente della storia della nazionale italiana, in un periodo in cui il Meazza è alle prese col paradosso di essere diventato quasi un peso per le squadre che ci giocano. E col rischio, scongiurato solo ad agosto, di essere abbattuto. Notizia addirittura di ieri, mentre ancora si stavano assimilando le scorie per il pareggio contro la Macedonia del Nord, di un Milan che già avrebbe trovato sia l`architetto che i progetti che le tempistiche per la sua nuova casa, a San Donato. Secondo le indiscrezioni de La Gazzetta dello Sport infatti dovrebbero essere Caa Icon e Studio Manica gli incaricati di creare questo nuovo gioiello da 65-70mila posti utile non solo per le partite dei rossoneri ma pure per concerti e altri eventi, con ristoranti, negozi e un museo. Obiettivo, iniziare i lavori a fine 2025 e giocarci dal 2028 o dal 2029.

Dal canto suo invece l`Inter ormai è orientata verso un`area a Rozzano, ma vicina anche al Forum di Assago. Il ceo nerazzurro Alessandro Antonello non più tardi di qualche giorno fa l`ha ribadito: «Aspettiamo l`approvazione del Pgt del comune, a gennaio cominceremo a parlare con l`amministrazione. L`area è assolutamente interessante. Su San Siro abbiamo avuto la conferma dalla Soprintendenza che nel 2025 verrà posto un vincolo sul secondo anello, che renderà difficile attuare il nostro piano originario».

Tutto bellissimo, ci mancherebbe, ma l`Italia si gioca domani un bel pezzo di qualificazione agli Europei del 2024 in questo San Siro ormai "ripudiato" dai suoi utilizzatori e che potrebbe diventare l`ultimo appiglio, un po` a sorpresa, per i colori azzurri.

Cercando di trovare un altro Dino Baggio a 30 anni di distanza.

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