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Sarà l'anno buono per il Frosinone? Alla scoperta della capolista di Serie B

Un focus sulla squadra che, con merito, sta guidando il campionato di Serie B. La allena un campione del mondo del 2006, Fabio Grosso. Stadio nuovo, ambizioni e punti di forza per il grande salto nel calcio che conta

Sarà l'anno buono per il Frosinone? Alla scoperta della capolista di Serie B

Esemplare e virtuosa realtà del campionato di serie B 2022-23, il Frosinone calcio è primo in classifica a 36 punti, a +4 dalla Reggina, che ha sconfitto per 3 a 0 al "Granillo". La marcia della squadra di mister Fabio Grosso non conosce ostacoli, proseguendo verso quell'agognato obiettivo che in terra ciociara manca da 4 anni. Ma da quelle parti nessuno si perde d'animo perché la serie A prima o poi arriverà, tenuto anche conto che questa città di soli 44.000 abitanti ha mezzi e strutture da fare invidia a piazze con bacini di utenza più ampi.

La storia del club

Fondata il 5 marzo 1906, la nascita ufficiale è registrata ventidue anni dopo, con la seconda affiliazione alla Figc e le prime attività agonistiche di rilievo. In seguito alla radiazione il club fu rifondato nel 1945, nel 1959 e nel 1990. I primi colori sociali furono il rosso e il blu, ripresi dallo stemma cittadino. Solo in seguito il Frosinone cominciò a indossare divise gialle, con dettagli di colore azzurro, che sono gli attuali colori della società ciociara. Dal colore giallo deriva il soprannome "canarini". Due piccole curiosità nella storia del club: anche il mitico Giuseppe Meazza, leader dell'Ambrosiana-Inter e futuro campione del mondo con la Nazionale, il 14 aprile 1932 giocò un'amichevole indossando la maglia del Frosinone, contro la Lazio, realizzando anche un gol. Un altro vip che ha giocato con la maglia dei ciociari fu Sandro Ciotti, futuro giornalista sportivo della Rai. Militò nel Frosinone nella stagione 1950-1951 disputando il campionato di Promozione Interregionale.

Tante battaglie in C e due volte in A

Dopo una lunga militanza nei campionati di Serie C, il Frosinone ha preso parte a dodici campionati di Serie B ed ha ottenuto due promozioni nella massima serie nei campionati 2015/16 e 2018/19, divenendo la terza squadra più blasonata della regione dopo la Roma e la Lazio. In fatto di palmarès ha conquistato, a livello nazionale, due campionati di Serie C2 (1986-1987 e 2003-2004) e due di Serie D (1965-1966 e 1970-1971).

Il nuovo stadio e il centro sportivo

Nel 2015, anno della prima promozione in serie A, per arrivare ad un accordo tra club e amministrazione comunale per ultimare i lavori della nuova arena, per un costo di circa 15 milioni di euro. Il Casaleno è stato poi chiamato stadio Benito Stirpe in memoria del presidente del club ciociaro degli anni Sessanta. Nel frattempo il vecchio stadio "Matusa" al termine della stagione 2016-2017 è stato chiuso e demolito. Molto importanti anche le strutture dove la prima squadra si allena: stiamo parlando della "Cittadella dello Sport", ubicata nel Comune di Ferentino, inaugurata il 20 gennaio 2016 alla presenza di Carlo Tavecchio, Giancarlo Abete e Andrea Abodi. Per l'occasione fu disputato un match amichevole fra la Nazionale Italiana Under 17 e i pari età della Spagna. Il centro suddetto comprende un campo da calcio a 11 sintetico con una tribuna coperta da 2100 posti, dove giocano e si allenano le varie squadre del settore giovanile giallazzurro, un campo di calcio a 11 in erba naturale, per gli allenamenti della prima squadra, un campo da calcio a 8, uno da calcio a 5, palestra e spogliatoi.

Stadio Benito Stirpe
Lo stadio Benito Stirpe (Frosinone calcio)

La mancata conquista dei Playoff

Lo scorso campionato la squadra ciociara, partita bene, ha perso per strada, suo malgrado, diversi punti, fallendo così l'ingresso all'ultimo posto dei playoff. Fatale fu la sconfitta interna con il Pisa nell'ultima gara di campionato. Il Frosinone arrivò a pari merito con il Perugia, che fu ammesso alla rumba dei playoff in virtù del vantaggio conseguito con gli scontri diretti.

Un campione del mondo come tecnico

Quest'anno la squadra ci sta riprovando ed ha tutte le carte in regola per centrare il grande obiettivo, visto che ha imboccato la strada giusta, sotto la guida di un allenatore competente che ha in mano la squadra dal 2021. Si tratta di Fabio Grosso, ex difensore o all'occorrenza centrocampista, campione del mondo con la maglia della Nazionale italiana nel 2006. L'attuale tecnico dei ciociari è nato a Roma da una famiglia originaria della provincia di Chieti, ma è cresciuto a Pescara. Da calciatore ha giocato nel Palermo, nell'Inter e nella Juventus, oltre a una parentesi all'estero con l'Olympique Lione. Da allenatore, invece, dopo essersi fatto le ossa con la primavera della Juventus ha guidato Bari, Verona e gli svizzeri del Sion.

Fabio Grosso
L'allenatore Fabio Grosso (foto di Maurizio Ficeli)

I giocatori più importanti

In questa validissima compagine militano alcuni giocatori importanti. Ne citiamo tre su tutti, a partire dal capitano, Fabio Lucioni. Ternano di nascita, classe 1987, girato dal Lecce al Frosinone con la formula del prestito annuale fino al 30 giugno 2023, il 14 ottobre ha segnato la sua prima rete con i frusinati in occasione del successo per 3-1 al "Penzo" di Venezia. Un altro calciatore degno di menzione è Roberto Insigne, fratello d'arte (l'ex nazionale Lorenzo). Ultimo, ma non ultimo, citiamo Samuele Mulattieri, spezzino, classe 1994, anch'egli attaccante giunto a Frosinone via Benevento. Mandato a farsi le ossa in serie B dall'Inter, società proprietaria del suo cartellino, il giovane attaccante con i suoi gol sta trascinando il Frosinone in alto.

Samuele Mulattieri
Samuele Mulattieri (Frosinone calcio, Fb)

Quella rivalità con il Latina

La più accesa tra le rivalità sportive è senza dubbio quella contro gli odiati "cugini" del Latina. Una rivalità che va ben oltre il calcio. Il derby del Basso Lazio è molto sentito dalle due tifoserie e spesso, purtroppo, è sfociato in episodi di violenza, i più gravi dei quali si registrarono nella seconda metà degli anni Ottanta. Per il Frosinone restano memorabili il derby del 1987, vinto tre a zero, che sancì ufficialmente la prima promozione dei ciociari in serie C1, e la retrocessione dei cugini pontini, e quello del 25 aprile 2004, a Latina, quando il Frosinone vinse per uno a zero ottenendo proprio in quella sfida tre punti fondamentali per la nuova promozione in Serie C1.

Poi, dopo otto anni di assenza, il derby del Basso Lazio tornò nella stagione di Lega Pro 2011/12, per poi essere disputato anche in Serie B il 2 novembre 2014, con una netta vittoria per 1-4 del Frosinone ai danni del Latina.

Fabio Lucioni
Fabio Lucioni (Frosinone calcio, Fb)

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