Calcio

Si finge malato, ma era sbronzo dopo una festa di 12 ore a base di tequila: maxi multa per Rushford

Il calciatore inglese ha saltato una sessione di allenamento a causa delle conseguenze del festino ad alto tasso alcolico a cui aveva preso parte la sera prima: stangata dello United

Si finge malato, ma era sbronzo dopo una festa di 12 ore a base di tequila: maxi multa per Rushford

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L'attaccante del Manchester United Marcus Rashford dovrà pagare una multa di circa 760mila euro, l'equivalente di due settimane di stipendio, per la condotta scorretta nei confronti della società per cui è attualmente tesserato: il giocatore inglese, infatti, aveva saltato un allenamento sostenendo di essere malato mentre in realtà era alle prese coi postumi di una colossale sbronza.

I fatti incriminati risalgono allo scorso venerdì 26 gennaio, quando l'attaccante non si era presentato, come avrebbe dovuto fare, al consueto allenamento dopo la giornata di riposo concessa ai Red Devils. Rashford aveva riferito al club di essere malato, ed è questa la versione che era circolata ufficialmente nella conferenza stampa tenuta da Ten Hag prima del match di Fa Cup. Tanto che era stata messa in dubbio la sua presenza in campo.

La verità è venuta a galla nelle ore successive grazie alla stampa britannica: la sera prima dell'allenamento Rashford aveva preso parte a una festa ad elevato tasso alcolemico. Ben 12 ore di bevute per festeggiare a Belfast, in Irlanda del Nord, il compleanno di un vecchio compagno delle giovanili del Manchester United: troppo per potersi anche solo reggere in piedi il giorno successivo. Purtroppo per il giocatore inglese i tabloid hanno documentato la sua trasferta nordirlandese, piazzando la notizia in prima pagina e facendo inevitabilmente crollare l'ipotesi della malattia.

Il calciatore era partito per Belfast mercoledì sera, con l'intenzione di godersi appieno il giorno libero concesso giovedì dall'allenatore e così ha fatto."Sembrava avere una sola missione: ubriacarsi", ha dichiarato al The Sun una cameriera che lo ha poi riaccompagnato in albergo alle 3 del mattino dopo i bagordi seguiti al festeggiamento del compleanno dell'amico.

La società ha avuto un confronto diretto con il proprio tesserato nella mattinata di ieri, lunedì 29 gennaio, e alla fine ha deciso di andare oltre l'increscioso episodio. Il perdono dello United costerà comunque caro, dato che l'attaccante dovrà rinunciare a 760mila euro, una multa pari a circa due settimane del suo stipendio: si tratta del massimo che una società può infliggere a un suo giocatore senza ottenere l'assenso dell'Associazione calciatori.

L'atteso comunicato ufficiale della società è arrivato invece in tarda serata."Marcus si è preso le responsabilità delle sue azioni. La situazione è stata decisa come un procedimento disciplinare interno, che adesso è chiuso", ha dichiarato in una nota ufficiale lo United.

L’attaccante sarà a disposizione della squadra per il match di giovedì prossimo contro il Wolverhampton, anche se da ora in poi sarà inevitabilmente un "osservato speciale".

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