Calcio

Terremoto in Premier League per il fair play finanziario. Ecco cosa rischia il City

L'Everton rischia una penalizzazione di 12 punti. Ancora più pesante sarebbe la sanzione nei confronti del City. Secondo l'ex Liverpool Carragher la squadra di Guardiola potrebbe finire fuori dai campionati professionistici

Terremoto in Premier League per il fair play finanziario? Ecco cosa rischia il City

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Il fair-play finanziario potrebbe provocare un vero e proprio terremoto in Premier League. Come spiegato dalle informazioni diffuse dal Telegraph, il campionato più seguito al mondo è pronto a usare il pugno duro nei confronti dei club rei di presunte infrazioni sul fpf. A essere poste sotto la lente d'ingrandimento sono le situazioni di Manchester City e Everton, che potrebbero uscirne malissimo.

Secondo il tabloid, la Premier League ha raccomandato una punizione "estremamente severa, fino a un massimo di 12 punti. Una sanzione che li metterebbe a grave rischio di retrocessione" per l'Everton. Il caso dei Toffees è attualmente all’esame di una commissione indipendente, la decisione è prevista entro la fine dell’anno. Il club, sedicesimo in campionato, ha registrato perdite finanziarie per 304 milioni di sterline negli ultimi tre anni, ben oltre il limite di 105 milioni di sterline stabilito dalla Premier League.

Il caso

Se l'Everton è messo male - secondo quanto scritto dal Telegraph - il club "che può prepararsi a tremare" è il Manchester City, attuale campione della Premier League, che deve affrontare più di 115 accuse per violazione delle regole finanziarie, molte più di quelle di cui sarebbe accusata la squadra di Liverpool.

Le situazioni dei due club restano profondamente diverse, ecco perché. "I paragoni inevitabili – continua il Telegraph – e riflettono i sentimenti di molti nei consigli di amministrazione della Premier League. Ma quelli più vicini al processo affermano che tracciare parallelismi tra i due casi è inutile. Entrambi metteranno finalmente alla prova per la prima volta la forza delle regole di profitto e sostenibilità della massima serie inglese. Però i casi sono incomparabili per portata, semplicità e tempistica".

"Entrambi i club negano di aver violato le regole del fair play finanziario, ma il caso dell’Everton, a differenza di quello del City, era quasi pronto per essere ascoltato quando le accuse sono state annunciate a marzo. Il periodo di valutazione per l’Everton è il triennio che termina nel 2021-22 e si riferisce a una questione fiscale relativa ai prestiti per il nuovo stadio del club a Bramley-Moore Dock". Invece il caso del City si basa su oltre 100 presunte violazioni, su più cicli finanziari. Infrazioni che se fossero tutte provate, "costituirebbero i più grandi reati commessi da un club nella storia della competizione".

Per questo motivo il verdetto per il City potrebbe arrivare tantissimo dopo quello sull’Everton, insomma. Addirittura si stanno ancora assemblando i team legali."Tuttavia – conclude il Telegraph – nel chiedere all’Everton di affrontare una potenziale squalifica di 12 punti, sembra impensabile che la Premier League non abbia in mente qualcosa di ancora più grave per il City".

La frecciata di Carragher

Del tema ha parlato su X anche Jamie Carragher, ex difensore del Liverpool e attuale opinionista tv, il quale stupito dalla possibile sanzione contro l'Everton, ha spiegato il proprio punto di vista sul club di Guardiola. "La Premier League vuole una penalità di 12 punti per l'Everton.

Il Manchester City finirà per giocare nella National League North se la Premier League continua su questa linea! Incredibile il numero di storie che sono uscite sulla situazione dell'Everton, ma il Manchester City, che ha 114 accuse in più, è indagato da molto più tempo e tutto è stato molto più tranquillo" - ha concluso l'ex bandiera dei Reds.

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