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Un'orgogliosa viola cade in finale: le pagelle della Fiorentina

Sugli scudi Biraghi, Nico e Bonaventura. Deludenti Milenkovic, Quarta e Cabral. La Fiorentina cade nell'atto conclusivo della Coppa Italia dopo una partita ben disputata

Un'orgogliosa viola cade in finale di Coppa Italia: le pagelle della Fiorentina

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Una Fiorentina vivace e frizzante passa subito in vantaggio, ma dopo un avvio tambureggiante emerge l'Inter che la punisce con la doppietta di Lautaro. Nella ripresa gli uomini di Italiano sbattono contro Handanovic e non riescono ad acciuffare il pareggio. I Viola vengono sconfitti in finale di Coppa Italia per la seconda volta consecutiva dopo l'ultimo episodio del 2014 contro il Napoli e sempre per 2-1.

Le pagelle

Pietro Terracciano 6,5: bravo a ipnotizzare Dzeko in uscita disperata nel primo tempo, mentre è incolpevole sui due gol di Lautaro. Nella ripresa sale in cattedra sulla doppia parata opponendosi ai tiri di Lukaku e Dimarco.

Dodò 5,5: il terzino brasiliano spinge sulla destra, si inserisce nelle azioni offensive, ma concede troppo nella propria retroguardia. Sesso si incaponisce in dribbiling di troppo in zone ad alto rischio. (82' Terzic 6: nei pochi minuti concessi si rende spesso pericoloso).

Nikola Milenkovic 5: parte bene con la copertura tutta fisico su Dzeko, poi crolla. Prima tiene in gioco Lautaro in occasione del primo gol, mentre in occasione del raddoppio si perde ancora l'attaccante argentino che lo anticipa in acrobazia.

Lucas Martinez Quarta 5,5: impreciso e non sempre attento, nella ripresa soffre la fisicità di Lukaku ed esce dopo aver ricevuto un'ammonizione pesante. (70' Ranieri 6: ordinato e attento).

Cristiano Biraghi 6.5: prestazione da vero capitano per Biraghi, che lotta e punge con il suo sinistro affilato. Come sempre serve assist interessanti ed è uno dei più brillanti della serata romana.

Sofyan Amrabat 5,5: non incide nella sfida più importante della stagione della Fiorentina. Esce senza troppi rimpianti. (70' Jovic 5,5: sopra la sua testa capitano tre ghiotte occasioni che non riesce a convertire in gol).

Gaetano Castrovilli 6: una gara più di lotta che di qualità quella che Italiano cuce addosso al numero dieci della Viola, che esegue con diligenza e applicazione. Nella seconda frazione esce precocemente dalla contesa. (60' Madragora 6: porta polmoni e gambe d'acciaio alla causa viola).

Giacomo Bonaventura 6,5: ha esperienza e classe, che a tratti riesce a mettere in mostra. Ha il merito di far partire l'azione che porta al gol di Nico, ma è colpevole di aver perso un pallone sanguinoso che ha rimesso in corsa l'Inter con il contropiede che ha causato il pareggio di Lautaro. Nella ripresa si riscatta con giocate di qualità assoluta.

Nico Gonzalez 6,5: l'argentino è in forma e buca Handonovic con il destro dopo appena tre minuti. Dà sempre la sensazione che dai suoi piedi possa partire qualcosa di buono, anche se non sempre è preciso. La sua imprevedibilità è una delle armi in più della banda di Italiano e lo si è visto anche in questa finale di Coppa Italia.

Jonathan Ikoné 6: viaggia a corrente alternata sulla corsia mancina, dove fa una cosa bene e una male. Dal suo piede però arriva il cioccolatino (deviato leggermente da Darmian) che serve a Nico Gonzalez per bucare Handanovic in avvio di gara. (60' Sottil 6: prova a dare la scossa).

Arthur Cabral 5,5: galleggia in fase offensiva, ma nei sedici metri non la vede quasi mai. Non è in forma e si vede. Si impegna, ma questo non basta per graffiare, specialmente contro avversari così quaotati.

Allenatore Vincenzo Italiano 6: la sua Fiorentina parte forte con un pressing asfissiante e una manovra tambureggiante, salvo calare nella seconda metà del primo tempo. Nella ripresa, sotto di un gol, cerca di dare la scossa con dei cambi che, in qualche modo, spaventano l'Inter.

Questa coppa non la porta a casa, ma avrà modo di rifarsi, ne siamo sicuri.

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