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Calciopoli, udienza già rinviata: al 24 marzo

Mancata notifica dell'udienza agli imputati: la prima udienza del processo penale alla "cupola" di Moggi è già stato rinviato. Si riprenderà nell'aula bunker di Poggioreale

Calciopoli, udienza 
già rinviata: al 24 marzo

Napoli - Partenza falsa per Calciopoli. È stato rinviato al 24 marzo il processo penale di Calciopoli che si è aperto oggi davanti alla nona sezione del tribunale. Il rinvio è dovuto alla mancata notifica dell’udienza a diversi imputati. La breve udienza è stata dedicata all’esame delle costituzioni delle parti civili che saranno completate il 24 marzo. Il processo si trasferirà dopo quella data nella più capiente aula bunker di Poggioreale.

Mancate notifiche Sono 18 le mancate notifiche agli imputati che hanno determinato il rinvio del processo di Calciopoli Sono sei, invece, gli avvisi di udienza notificati regolarmente. L’avviso - come rilevato dal tribunale - è stato, infatti, notificato ai soli difensori e non anche agli imputati. Secondo una sentenza della Cassazione, come hanno rilevato i giudici della nona sezione del Tribunale, gli imputati - che erano assenti in aula durante l’udienza che si concluse con il loro rinvio a giudizio - devono essere avvisati personalmente e non è sufficiente la notifica ai legali.

Le parti civili Nel procedimento risultano costituite parti civili oltre alla Federazione italiana gioco calcio anche le società Brescia, Bologna (sia quella attuale, sia la società dichiarata fallita negli anni scorsi), Atalanta, Lecce, Roma e la società fallita della Salernitana. Quanto al fallimento del Bologna i legali indicati dal curatore, gli avvocati Arturo ed Enrico Frojo, hanno avanzato richiesta di risarcimento di 10 milioni di euro nei confronti della Juventus e di 32 nei confronti della Fiorentina. Si sono costituite parti civile anche alcune associazioni di consumatori. Istanze sono state presentate anche da privati cittadini e saranno esaminate dal tribunale nella prossima udienza.

Il legale di Moggi Un "processo normale" è quanto auspica Paolo Trofino, legale di Luciano Moggi preoccupato per "l’enorme pressione mediatica intorno alla vicenda. Il processo Gea a Roma era una costola di questo processo. Lì il teorema è stato distrutto e ci aspettiamo lo stesso a Napoli" lo ha affermato Trofino, al termine della prima udienza del processo di Calciopoli. "Ci aspettiamo - ha proseguito Trofino - un processo normale, Luciano Moggi vuole essere un cittadino normale che affronta le accuse in aula". Trofino ha confermato che Moggi sarà presente alle prossime udienze del dibattimento che si svolgeranno nell’aula bunker del tribunale di Napoli.

"È ovvio - ha detto Trofino - che preoccupa tutta la pressione, anche mediatica, che c’è stata intorno a questa vicenda: mi ricordo che nel giorno dell’elezione del presidente della Repubblica c’erano quattro pagine sui giornali per la massima carica dello Stato e otto pagine su Calciopoli".

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