È in arrivo una nuova tassa ambientale sulle caldaie, una sorta di bollino blu antinquinamento da applicare agli impianti di riscaldamento. Dal primo settembre partiranno inoltre ispezioni a tappeto in tutta la Regione, che erano già effettuate in passato a campione in alcune Province ma che saranno potenziate ed estese allintera Lombardia. Sono alcune delle disposizioni approvate dalla giunta regionale il 18 luglio scorso. Le nuove regole riguardano tutti gli impianti di riscaldamento, istituiscono la figura dellispettore qualificato e introducono unecotassa con autocertificazione obbligatoria. Contemporaneamente, il Pirellone ha deciso di stanziare 500mila euro di incentivi finalizzati allacquisto di caldaie più efficienti e moderne a Milano. Laccordo, siglato anche da Banca Popolare di Milano e aperto ad altri istituti, prevede finanziamenti agevolati per chi decide di sostituire il proprio vecchio impianto con uno tecnologicamente più avanzato, meno inquinante e in grado di garantire un risparmio energetico di almeno il 15 per cento. Un contributo della Regione coprirà gli interessi dei finanziamenti.
Lecotassa. Sarà introdotto un contributo aggiuntivo su base biennale, che va da un euro a 18 euro in base alla potenza dellimpianto, destinato allente regionale istituito per effettuare tali controlli (la Regione conta di incassare subito 890mila euro). Lecotassa si aggiunge a quella base che va da 7 euro a 140 euro, destinata invece alle Province e ai Comuni, e sarà corrisposta al momento dellautocertificazione obbligatoria, la cosiddetta «dichiarazione di avvenuta manutenzione». In Lombardia ci sono 2 milioni e 798mila impianti termici e lincasso potenziale calcolato dalla Regione è di oltre 20 milioni di euro (contro i 6.200.000 euro allanno che rappresenta lattuale incasso).
Dichiarazioni e ispezioni. Lautocertificazione andrà trasmessa allente locale preposto correlata dal contributo economico di supporto e copertura dei costi delle ispezioni, distribuito su tutti gli utenti. Le ispezioni sugli impianti termici saranno svolte da esperti qualificati (gli ispettori) che verificheranno losservanza delle norme sul contenimento dei consumi energetici. Il criterio è a campione, ma lobiettivo è di controllare il maggior numero possibile di impianti.
Sanzioni. Le multe previste in caso di inadempienza arrivano fino a 10mila euro.
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