Calderoli: "Inaudito, ora intervengano premier e Colle"

Immediate le reazioni del mondo politico alla decisione di Lula di non comcedere l'estradizione a Cesare Battisti. Santanchè: "Decisione intollerabile". I senatori veneti della Lega: "Boicottiamo i prodotti brasiliani"

Calderoli: "Inaudito, ora intervengano premier e Colle"

Roma - Sono immediate le reazioni del mondo politico italiano alla decisione del presidente brasiliano Lula di non concedere l'estradizione all'ex terrorista dei Pac Cesare Battisti. "Addolora e sorprende che una figura politica che ha ben meritato per il suo Paese come il Presidente Lula chiuda la sua carriera con una macchia tanto grande e incancellabile. Attorno all'assassino Battisti da troppi anni ruota una rete di complicità, di sostegni pseudointellettuali e politici, che ha un solo effetto: rinnovare il dolore delle vittime. E' davvero brutto che il Brasile si sia allineato a questa opaca rete di protezione. E' quindi assolutamente importante e positivo che il Governo italiano abbia in questi giorni annunciato con puntuali interventi di Palazzo Chigi e del Ministro degli Esteri Frattini che saranno percorse tutte le possibili strade legali per porre rimedio a questa grande ingiustizia". Lo afferma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone.

Calderoli: "Inaudito, Berlusconi e Napolitano intervengano" "Le tante vittime di Cesare Battisti oggi muoiono per la seconda volta". Lo afferma Roberto Calderoli. "E' inaudita la risposta data dall'uscente presidente brasiliano Lula che contraddice il Supremo Tribunale Federale brasiliano, oltre alla giustizia italiana, rendendosi così complice di un terrorista pluri omicida. Il Governo italiano ora dovrà immediatamente fare ricorso nelle sedi giudiziarie competenti, ma il Brasile e la sua condotta, nel frattempo, andranno pesantemente sanzionati. Gli affari di qualcuno non possono mettere da parte la giustizia, una giustizia oggi negata e di questo è colpevole non soltanto il Brasile ma anche la Francia", aggiunge il ministro leghista. "E' inverosimile attaccare Stati ritenuti rei di sostenere il terrorismo internazionale e trattare invece come Paesi amici degli Stati che invece ospitano in maniera spudorata terroristi nostrani o altri che ora si accingono addirittura a liberarli. Silvio Berlusconi, come capo del Governo, e Giorgio Napolitano, come capo dello Stato, mettano in essere qualunque iniziativa, e sottolineo qualunque, per porre rimedio a questa vergogna. Battisti è un assassino, un criminale efferato, che dovrebbe stare in galera, a scontare i suoi ergastoli in una cella di cui bisognerebbe gettare via la chiave".

Santanchè: "Una decisione che non possiamo digerire" "E' una decisione che non possiamo digerire: il 4 gennaio tutti sotto l'ambasciata brasiliana a Roma con Alberto Torregiani e l'associazione delle vittime. Faremo tutto ciò che ci chiederanno i familiari delle vittime perché Cesare Battisti lo vogliamo vedere in Italia e in carcere a scontare la sua pena". Lo dichiara in una nota Daniela Santanché, sottosegretario per l'Attuazione del programma di governo. "I nostri dirigenti romani del Movimento per l'Italia hanno già ottenuto da ieri l'autorizzazione della Questura di Roma per un sit-in in piazza Navona".

Senatori veneti della Lega: boicottare il Brasile "Tutto ciò che entra in Italia dal Brasile, anche uno spillo, deve marcire nei magazzini. L'affronto del guerrigliero Lula è stato troppo". Lo si legge in una nota dei senatori veneti della Lega Piergiorgio Stiffoni, Paolo Franco, Luciano Cagnin, Alberto Filippi, Gianvittore Vaccari e Gianpaolo Vallardi i quali fanno appello "ai fratelli veneti della quarta generazione in Brasile perché facciano sentire la loro indignazione nelle piazze davanti a tutti i municipi brasiliani".

"Boicottaggio totale dunque - aggiungono i senatori della Lega - anche chi ha in programma e chi organizza viaggi in Brasile, si ricordi che visitano e danno soldi a un paese che sta concedendo ospitalità a un pluriomicida sfregiando così la memoria delle vittime di questo assassino e le loro famiglie". 

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