nostro inviato a Morterone (Lecco)
Sotto la strada cè labisso. Strada stretta come una mulattiera, quindici chilometri lungo le pendici del Monte Due Mani che sembra un pezzo di Dolomiti, tra rocce perpendicolari e sottili, le strisce di vernice del Cai, il Club alpino italiano, che incidono i tronchi degli alberi. Salendo sincontra solo un uomo che guarda il precipizio sopra Ballabio, seduto su una sedia di plastica. Più avanti due turiste belghe che sorridono di questa solitudine. La meta è il secondo comune più piccolo dItalia: Morterone, 38 abitanti registrati allanagrafe, affacciato su una valle senza case che si chiama Remota.
A Morterone vivono solo cinque bambini. Nel periodo della scuola li portano su e giù con una jeep lungo questa strada che ogni inverno rischia di rimanere bloccata per la neve. Forse anche per questo limpegno politico dei morteronesi è sempre stato molto intenso. Si sono messi in gioco con lobiettivo di tutelare lunica ricchezza che hanno: la strada. Alle ultime amministrative si è candidato tutto il paese. Trentatré maggiorenni e trentatré candidati. Solo i bambini sono rimasti fuori dalla sfida elettorale «tutti contro tutti».
Il risultato ora è che quasi un cittadino sue due a Morterone siede in consiglio comunale: ci sono un sindaco, tre assessori e nove consiglieri. Tredici cariche per trentatré abitanti adulti. Un numero incredibile che non poteva passare inosservato. E infatti così è stato: a Roma si dice che il ministro Roberto Calderoli si sia ispirato al caso Morterone per mettere mano al numero dei consiglieri dei Comuni italiani. Il disegno di legge «tagliaenti», che ha avuto il via libera del Consiglio dei ministri, stabilisce la scomparsa delle comunità montane e la riduzione dei consigli comunali. Il primo della lista nera è Morterone, il paese più «in politica» della Nazione. Secondo la nuova legge, come tutti i Comuni sotto i 3mila abitanti ha diritto soltanto a sei eletti oltre al sindaco. Sei morteronesi consiglieri sono destinati quindi a rimanere a casa. Ma non sarà lunica novità per il paesino del Lecchese dove anche il prete sale di rado, una volta solo la settimana, di sabato: il nuovo disegno di legge prevede che i Comuni sotto i mille abitanti abbiano solo consiglieri con deleghe. E questo significa che Morterone perderà anche il vicesindaco e i due assessori al Territorio e al Turismo. Sfortuna vuole che Morterone sia anche Comunità montana, ente che sparirà da qui a un anno.
Cambierà la vita quassù, con la legge di Calderoli. Il drammatico taglio del consiglio comunale toccherà alla 45enne maestra elementare Antonella Invernizzi, venti voti alle amministrative che le sono valsi la poltrona di sindaco.
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