Cambia il rito: una «prima» solo per gli under 26

Il 4 dicembre un Don Carlo per i giovani (e biglietto a dieci euro). Il sovrintendente: nel 2010 ogni spettacolo avrà la sua anteprima

da Milano

Rompere il rito ambrosiano della prima della Scala si può. Fuori imprenditori, soubrette e buona società spesso attempata, dentro un gruppo di privilegiati che più di così non si può: i giovani sotto i ventisei anni. Il 4 dicembre, con tre giorni di anticipo sul vippissimo e un po’ provinciale pubblico di Sant’Ambrogio, la Scala aprirà ai soli under 26 con un biglietto a prezzo stracciato (dieci euro) e la possibilità di vedere il Don Carlo di Verdi rappresentato dal primo cast, i cantanti che si esibiranno il 7 dicembre. Avanza l’élite anagrafica e tutti gli altri restano a guardare. Gli stessi fortunati che possono girare l’Europa con l’Inter-Rail e volare a prezzi scontati, da quest’anno con dieci euro si accomoderanno in platea e nei palchi per la prima prima della prima. Un segno dei tempi e della voglia di aprire il tempio della lirica a un pubblico nuovo, intimorito dai prezzi ma anche dall’immagine inaccessibile che l’opera si porta dietro.
La svolta arriva nell’era dell’Expo 2015 che si avvicina. Il sindaco, Letizia Moratti, e il sovrintendente, Stéphane Lissner, condividono la volontà di innovare e una volta tanto parole come «polo culturale mondiale aperto ai giovani» (Moratti dixit) non suonano solo come accattivanti esercitazioni retoriche. «Non vogliamo togliere la sacralità alla prima del 7 dicembre» giura Lissner, l’uomo che ha rimesso in piedi il Piermarini e si prepara a guidarlo fino al 2015. «È quasi impossibile per i giovani entrare alla prima, che è il simbolo del nostro teatro. E spesso i ragazzi non riescono ad assistere neanche dopo. Allora abbiamo deciso di farli entrare prima» butta lì il sovrintendente. Non un contentino, ma una vera prima rappresentazione, eseguita dopo la prova generale e con il medesimo cast di Sant’Ambrogio.
Il progetto è ripetere l’esperimento del Don Carlo con tutti gli spettacoli che andranno in scena. Non sarà possibile da subito, ma l’obiettivo rimane prioritario. «Il mio sogno è che per la stagione 2010-2011 ogni spettacolo avrà la sua anteprima a prezzo scontato per i giovani» annuncia Lissner. Poche chiacchiere tante messe in scena.

L’esperimento dell’anno scorso con L’Histoire du Soldat di Stravisnkij ha convinto il sovrintendente che i tempi sono maturi per il 7 dicembre: «È una partitura difficile, eppure abbiamo fatto il tutto esaurito. I giovani sono il nostro pubblico di domani». L’impresario francese ha fatto i suoi conti.

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