Camorra: 400 uomini per l'emergenza Guerriglia a Castelvolturno: 20 denunciati

Il questore: "Hanno sbagliato e saremo duri". Vertice delle forze dell'ordine dopo la strage camorrista e i disordini causati da africani. Al cdm la proposta di inviare militari nelle zone critiche. "E' terrorismo dei Casalesi". Il Comune pagherà i danni. La giornata di rivolta

Camorra: 400 uomini per l'emergenza 
Guerriglia a Castelvolturno: 20 denunciati

Castelvolturno (Caserta) - In arrivo 400 unità di "personale altamente qualificato delle forze di polizia" nel casertano. E' stato deciso al termine della riunione che si è tenuta oggi al Viminale, voluta dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per affrontare l'emergenza criminale nella provincia di Caserta. Nel corso della riunione è stato anche deciso di dare "un maggior supporto alle strutture investigative". Alla riunione, presieduta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, hanno partecipato, tra gli altri, il capo di Gabinetto, Giuseppe Procaccini, il capo della Polizia Antonio Manganelli, i capi di Stato Maggiore dell'arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli e della Guardia di Finanza, Paolo Poletti. La riunione era stata preceduta in mattinata da un incontro Interforze con i reparti investigativi delle tre forze di Polizia presieduto dal vice capo della Polizia, Nicola Cavaliere e al quale hanno partecipato anche i responsabili nazionali di Sco, Ros e Scico.

Guerriglia, 20 immigrati denunciati Una ventina di immigrati africani sono stati identificati e denunciati dalla polizia per i disordini e gli incidenti di ieri a Castelvolturno, scoppiati dopo l'agguato del clan camorristico dei Casalesi in cui sono morti un italiano e sei immigrati. Gli agenti del commissariato hanno visionato immagini e riprese televisive sui danneggiamenti avvenuti ieri. I principali responsabili dei disordini sarebbero tutti appartenenti alla comunità ghanese. Alla polizia, per ora, non sono giunte denunce dei commercianti danneggiati, che hanno preferito recarsi al Comune per segnalare quanto accaduto. Nei confronti degli immigrati denunciati saranno avviate, dopo i necessari riscontri, le procedure di espulsione.

Il questore: hanno sbagliato e saremo duri "Hanno sbagliato e noi su questo saremo molto duri perché si è reso responsabile dei reati sarà identificato e denunciato. Non abbiamo tentennamenti". Così il questore di Caserta, Carmelo Casabona, sugli autori delle violenze nel corso della giornata di ieri durante il corteo degli immigrati nelle strade di Castelvolturno. "Non è possibile - ha aggiunto - che si possa ricondurre tutto ad una contrapposizione gratuita e razziale. Non è la cultura del cittadino campano, è fuori da ogni logica. A Castevolturno non c'é ostilità dei residenti con la comunità ghanese".

"Azione chirurgica dei killer" Verificheremo i precedenti, le frequentazioni, le amicizie delle persone uccise. Non è da escludere che qualcuno di loro non c'entri con attività illecite ma quello che è importante è capire il motivo per cui hanno agito sei killer professionisti", dice il questore, facendo il punto sull'uccisione di sei immigrati africani e del titolare di una sala giochi. I killer, ha aggiunto il questore che ha escluso qualsiasi matrice razzistica dietro l'agguato, "hanno agito in maniera chirurgica e ciò vuol dire che c'era una ragione che dobbiamo capire. Hanno sparato con un volume di fuoco notevole e con la stessa violenza usata nel primo omicidio perché contro Celiento (il titolare della sala giochi, ndr) hanno sparato una ventina di colpi e lo hanno massacrato. E' un'azione forte che hanno inteso fare".

"Risposta terroristica dei Casalesi" La strage di immigrati africani a Castelvolturno sarebbe una "risposta terroristica" del clan dei Casalesi, che non riescono a controllare sul litorale domizio la criminalità d'importazione di matrice africana. Questa la convinzione che fonti investigative esprimono all'Ansa. "Spaccio di droga e prostituzione sono fuori controllo - sostengono gli investigatori - ed il clan dei Casalesi, dove forse ci sono anche divisioni tra i 'caporali', hanno voluto ribadire la loro egemonia a Castelvolturno, una zona dominata da anni dal clan di Casal di Principe". Sono almeno 5 mila, secondo una stima delle forze dell'ordine, gli immigrati clandestini sul territorio di Castelvolturno, che si aggiungono ai duemila registrati al Comune. Ma dopo l'arresto di gran parte dei capi e la scelta di collaborare con la giustizia di più di un esponente di spicco, nell' organizzazione starebbero emergendo divisioni. Così si potrebbe spiegare l'omicidio, avvenuto nella stessa serata di mercoledì, del 53enne Antonio Celiento, gestore di una sala giochi a Baia Verde e ritenuto, dalle stesse fonti investigative, "organico al clan dei casalesi" nonostante non avesse riportato alcuna condanna. 

Verso l'invio di militari Sarà sottoposta dal ministro dell'Interno al Consiglio dei Ministri "l'ipotesi di rendere più flessibile l'utilizzo dei militari non solo per le aree urbane, ma anche per altre zone critiche, previa valutazione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica". E' stato deciso al termine della riunione che si è tenuta oggi al Viminale, voluta dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per affrontare l'emergenza criminale nella provincia di Caserta. 

L'ambasciatore del Ghana: basta violenza "Il popolo ghanese odia la violenza. Quanto è accaduto ieri non è certamente condivisibile, ma può essere compreso in considerazione della tragicità degli eventi verificatisi". Così l'ambasciatore del Ghana in Italia, Charles Agyei-Amoama, ha commentato gli episodi di violenza che hanno visto suoi connazionali e altri immigrati protagonisti ieri rivolgendo un appello ai ghanesi affinché si eviti ogni forma di violenza. L'ambasciatore ha avuto a Caserta un incontro con il prefetto Ezio Monaco, il vice prefetto vicario, Franco Provolo, ed i vertici delle forze dell'ordine del Casertano. In ogni caso, ha aggiunto Agyei-Amoamache, "mi rivolgo alla comunità ghanese presente sul litorale casertano e la invito ad avere maggiore calma ed evitare ulteriori violenze, anche perché il prefetto Monaco ha assicurato che le indagini verranno condotte nella maniera più appropriata e si farà di tutto per giungere ad identificare i responsabili dell'eccidio". L'ambasciatore del Ghana ha espresso il suo compiacimento ai giornalisti, sottolineando come gli organi di informazione stiano dando rilevanza alla strage e si è augurato che questa particolare attenzione permanga tutto il tempo necessario per scoprire i colpevoli della strage.

Il sindaco: pagheremo i danni E' tornata la calma a Castelvolturno, ma restano la tensione e la rabbia dei residenti. Il sindaco Francesco Nuzzo annuncia che Comune e Stato risarciranno i danni a commercianti ed automobilisti, vittime delle violenze di ieri. "Faremo un inventario dei danni con la polizia municipale e sto gia' raccogliendo le prime dichiarazioni dei cittadini2, dice. Nella notte a rimuovere cocci e rifiuti dalle strade hanno pensato gli operatori ecologici del Comune, anche se alcuni immigrati si erano dichiarati disponibili a farlo per conto proprio. Resta irrisolta, invece, la questione dei funerali delle sei vittime dell'agguato.

"La richiesta di funerali e di rimpatrio delle salme a carico della collettività - dice il sindaco Nuzzo - non puo' essere accolta. Le indagini non hanno ancora chiarito la posizione delle vittime e non si esclude che alcuni di loro abbiano precedenti penali'.

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