Per carovane e accampamenti di nomadi, in Brianza tira brutta aria. In tutti i comuni della zona, i rom sono tenuti alla larga: le prese di posizione delle amministrazioni sono drastiche. Nessuno è disposto ad accogliere gli zingari. Largine è formato in gran parte dalle polemiche sollevate dai rappresentanti del Carroccio e di An. A Desio, appena insediata, la maggioranza guidata dal sindaco Giampiero Mariani aveva «invitato» il primo cittadino ad emettere pacchi dordinanze, allo scopo di sgomberare la baraccopoli di via Molinara, dove per uno scherzo della burocrazia, risultavano «residenti» trenta nomadi. Da allora le misure di prevenzione sono state rigorose: campi arati, sbarre agli ingressi dei terreni, interventi delle forze dellordine. Insomma tolleranza zero. Solo a giugno, Mariani ha concesso lutilizzo dellarea di fronte al palasport a una carovana di cinquecento persone, solo per tre giorni. La reazione leghista non si fece attendere. «Speriamo sia solo un incidente di percorso. Ci auguriamo che non si ripeta aveva tuonato Massimiliano Romeo segretario provinciale della Lega - altrimenti saremo costretti a far valere le nostre ragioni nei confronti del sindaco». A Lazzate lex senatore Cesarino Monti taglia corto: «Qui i nomadi in 15 anni non hanno mai messo piede».
Lunico campo attrezzato regolare esiste a Lissone e forse per confermare leccezione alla regola, era stato autorizzato e fatto realizzare una decina danni fa dalla giunta leghista guidata dallallora sindaco Fabio Meroni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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