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«Un campione non si comporta così»

nostro inviato a Montecarlo

Barrichello è furioso: «Sono arrabbiatissimo, avevo alzato il piede perché mi trovavo troppo vicino a Ralf, era l’ultimo giro, non volevo prendere troppi rischi e lui (lui è Michael) m’infila come se fosse al suo primo gran premio: un campione del mondo non ha bisogno di fare queste manovre. Abbiamo rischiato di finire tutti e due fuori, ci è mancato un soffio. Quello di cui sono certo è che io non avrei mai fatto una simile manovra. Ma io sono io, un uomo che dorme sempre tranquillo. Ma certo che gli parlo ancora, anzi sono già andato a dirgli quel che penso... che cosa mi ha risposto? Come sempre, non ti dice niente... No, la convivenza non è a rischio; e poi nel nostro campo bisogna lavorare come robot, non c’è spazio per i sentimenti».
Dice Schumacher: «La polemica con Rubens? Sinceramente non credo di aver preso un grosso rischio; lui aveva perso aderenza in scia a Ralf, per cui ha allargato un poco e così mi sono trovato un’opportunità per sorpassarlo all’ultimo giro. E l’ho sfruttata. Così come ho tentato poco dopo con mio fratello sul traguardo... Anche lui è arrabbiato? Non siamo qui a prendere un tè fra amici, ma a correre.

Comunque capisco la delusione e l’amarezza di Rubens: a nessuno piace essere superato».

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