Candele virtuali accese sul web. Chi laccende per il figlio malato, altri per ricordare il padre o la madre scomparsi. La maggior parte dei fedeli della parrocchia Santa Maria Regina Pacis di Ostia lo fa solo per lasciare un pensiero di speranza. «Cè anche chi - racconta il parroco, don Ludovico Barbangelo dei Pallottini - oltre alle preghiere esprime preoccupazione per il futuro. Ma non per sé stessi, soprattutto per gli altri. Piccole riflessioni per quanti non hanno la possibilità di venire in chiesa e mettere la monetina». Per accedere alla sezione «Accendi anche tu una candelina» basta andare sul sito ufficiale www.reginapacisostia.it della storica parrocchia lidense, cliccare e accedere a una pagina dedicata, pensata anche per chi non ha familiarità con il web. Riempito lo spazio riservato al nome (basta uno pseudonimo), si hanno a disposizione 255 caratteri per «postare» un messaggio. «Sono stanca di lottare e penso che mi fermerò, il mio impegno a cambiare ce lho messo, questa volta ci vuole un miracolo. Dio, perdonami». Oppure: «Caro Gesù, cara Madonnina, vi prego aiutatemi. Mio fratello sta entrando in sala operatoria per un delicato intervento chirurgico».
«Come mi è venuto in mente? Guardando la gente accendere i ceri in chiesa - spiega il parroco -. Quel gesto poteva essere ripetuto da casa in momenti di sconforto e le preghiere potevano essere condivise». Il prezzo? «Per carità, non costa nulla - continua don Ludovico -, è uniniziativa per essere vicini ai fedeli. Chi scrive si sente parte della chiesa. Siamo una grande comunità». Un sacerdote in linea con i tempi, don Ludovico. Classe 1949, originario di Minervino Murge, Bari, per i parrocchiani è una persona dalle mille risorse: «Non si scoraggia davanti a nulla - racconta Claudio, studente della scuola media dei Pallottini -, se mancano fondi per restaurare o costruire qualcosa si inventa di tutto». Come due settimane fa, quando si è reso conto che lorgano a canne, ormai logoro, necessitava di un costoso intervento di recupero. È stato sufficiente mettere in campo 22 giocatori di calcio della città e disputare una partita di beneficenza. Così la S.S. Pescatori ha incontrato lOstia Mare in un derby a tratti infuocato, ma sempre allinsegna della solidarietà.
In questo caso il malato grave era uno strumento musicale, ma in passato non sono mancate iniziative per aiutare famiglie in difficoltà o bambini malati. Di questo, però, don Ludovico non ama parlare.
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