da Roma
Probabilmente non sposerà il figlio di Berlusconi, ma di sicuro ne ha già sposato la linea politica. Dopo lo scambio di battute con il candidato premier del Pdl su Tg2 Punto di vista, infatti, Perla Pavoncello ha accettato di presentarsi nella capitale nel «Patto per Roma», la lista di Gianni Alemanno, candidato sindaco del centrodestra.
«Darò il mio contributo per migliorare la città e tutelare le fasce deboli come i precari, categoria di cui faccio parte - il suo commento a caldo -. Concerti e notti bianche non sono la priorità per Roma, una città in cui le strade sono disastrate, i quartieri pericolosi, i mezzi pubblici invivibili. Alemanno farà sicuramente meglio di chi lo ha preceduto. Io mi impegnerò nella campagna elettorale, che da subito mi vedrà al lavoro in città». E da precaria qual era, Perla potrebbe presto trovarsi ad essere consigliere in Campidoglio. In attesa del suo battesimo politico, ieri la giovane studentessa-lavoratrice è stata «a lezione» presso lo staff di Alemanno: un pomeriggio per insegnarle il comportamento di una candidata al consiglio comunale.
Ventiquattro anni, laureata «in capo a un paio di mesi» in Scienze della comunicazione, Perla abita a Monteverde e lavora «con un contratto a termine alla Fondazione Rosselli, un istituto di economia dei media». Rampolla di una delle famiglie più abbienti della borghesia ebraica romana, è diventata in poche ore la precaria più famosa dItalia. La sua candidatura, annunciata dallo stesso Alemanno, è stata accolta con simpatia da Silvio Berlusconi: «Non lo sapevo, ma mi fa piacere. Soprattutto dopo le sue dichiarazioni, con cui ha dimostrato più buon senso e più sense of humour dellintera sinistra».
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