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Il canto libero di un'artista che non conosce confini

Il tutto esaurito al Blue Note di Milano conferma che Mila Trani è anticonvenzionale. Quindi sorprendente

Il canto libero di un'artista che non conosce confini
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Qui e là, nel marasma pop omogeneo che intasa piattaforme e radio, spunta qualche gemma originale. Che è popular non nel senso ormai abusato ma in quello di "popular", ossia germogliato dalla tradizione eppure nuovo, innovativo. Una è senza dubbio Mila Trani, milanese che vive tra Milano e Barcellona e ha (finalmente!) un curriculum di studi ed esperienze lungo da qui a lì e una credibilità che si è costruita nel tempo, pian piano, accumulando concerti e ore al pianoforte.

Tanto per capirci, è laureata in jazz alla scuola civica di Milano e in pittura a Brera, ha seguito un master in vocologia artistica, ha studiato canto greco e ottomano, ha collaborato con una big band e un cantautore greco e ha insomma lo sguardo allargato su tutto l'orizzonte musicale.

Il suo disco si intitola Menta selvatica e ha l'obiettivo un tantino impegnativo di "esplorare le profondità dell'animo", cosa che ovviamente non riusciva alla perfezione manco a Leonard Cohen o a Bob Dylan, ma è un coraggioso crossover emotivo e spirituale che mescola jazz e flamenco, fado e folk italiano lasciando una sensazione di libertà che è il valore aggiunto di queste canzoni. Specialmente per chi è ormai abituato al dizionario musicale drammaticamente scheletrificato e ridotto all'abc che si sfoglia abitualmente nelle playlist.

Non a caso l'altra sera al Blue Note di Milano c'era il tutto esaurito, mica poco, e il pubblico se ne è uscito soddisfatto con l'eco degli applausi. A proposito di curiosità, per due brani dei tredici in scaletta (Menta Selvatica e Nenna ne) sono salite in scena le venti ragazze della sua Malanga Voice Orchestra che inevitabilmente hanno allargato ancora la prospettiva musicale. "Effettivamente la mia musica è difficile da collocare" ha detto qualche giorno fa parlando con Rock Nation.

Riassumiamo tutto definendola musica delle radici del mondo, quella che arriva dalle origini ma ha anche i frutti del futuro. In questo momento Mila Trani è un "unicum" che potrebbe coprire spazi vuoti in un mercato musicale sempre più asfittico e monodimensionale. Basterebbe solo accorgersene.

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