Alessandro Parini
da Torino
Legge, Fabio Capello. E si diverte. Non grazie alle avventure di Topolino o Zio Paperone, ma per merito delle notizie di mercato che lo riguardano e che lo vorrebbero oggi qua e domani là. Spagna, Inghilterra e chi più ne ha più ne metta: Real Madrid, Manchester United, la Nazionale inglese. «Io penso al Livorno del mio amico Mazzone, un tecnico tosto con cui mi confronto spesso. Sulla carta abbiamo un buon vantaggio in classifica, ma in pratica non abbiamo ancora vinto nulla. Soprattutto, abbiamo la Champions da preparare nel migliore dei modi: non possiamo mica andare in vacanza e pensare poi di riattaccare dincanto la spina contro lArsenal. Dobbiamo allenarci a far bene». Intanto, però, le voci impazzano e non si fermano più: «Non ne sono infastidito. Sarebbe peggio leggere che, invece di volermi in tante squadre, ce ne fosse anche solo una pronta a cacciarmi. Di sicuro mi diverto, perché leggo cose delle quali non sono al corrente nemmeno io: non sono vere, tutto qua. Però questo è il periodo del mercato sia in Italia che altrove, quindi va bene così: le squadre si fanno partendo dagli allenatori e non dai giocatori, come invece succede da qualche parte. Sono onorato e divertito dal fatto di essere al centro di tante attenzioni: mi si attribuiscono anche frasi che non ho mai pronunciato ma, siccome non ho labitudine di telefonare ai giornalisti, lascio perdere». Nel mezzo, anche una frecciatina al curaro lanciata (o no?) allInter e a Moratti, visto il riferimento al modo in cui si formano le squadre. Dopo di che Don Fabio si lascia andare a un pizzico di modestia, se è vero che «bacchetta» benevolmente Lippi secondo cui un grande tecnico incide per più del venti per cento sul rendimento di una squadra: «Resto convinto che il venti, se applicato a una persona sola, sia già unottima percentuale. È un qualcosa che sposta decisamente gli equilibri: è tantissimo». Stasera si troveranno di fronte due allenatori della vecchia guardia, due senatori che hanno scritto a loro modo pagine di storia del calcio: «A Mazzone faccio tanti auguri, anche perché raggiunge le 787 panchine in serie A eguagliando così Nereo Rocco». Applausi, insomma. Con una Juve che lo lascia tranquillo: «Stiamo quasi tutti bene, anche se Vieira non ce lha fatta a recuperare (al suo posto Giannichedda, ndr). Di sicuro non intendo gestire né il vantaggio in classifica né la rosa dei giocatori: massima allerta, ripeto». In attacco, spazio probabilmente a Del Piero e Trezeguet, recuperato Camoranesi. Ibrahimovic dovrebbe andare in panchina: «Lo svedese è stato penalizzato da un infortunio subito in Nazionale e, con la sua stazza fisica, ha fatto fatica a riprendersi è lanalisi di Capello - a volte avrebbe voluto fare cose importanti che, non essendo al top della condizione, non gli sono riuscite e sono saltate allocchio di chi lo guarda». Per la serie: bisogna imparare a conoscersi e a gestirsi, senza voler strafare quando non si è nelle condizioni ideali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.