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Capirossi, notte d’inferno e rientro in Italia

Troppi dolori. Già organizzato il rientro. Per lui mondiale finito, tornerà in sella nei test

Capirossi, notte d’inferno e rientro in Italia

da Phillip Island

Ha passato una notte piuttosto agitata all'ospedale Cabrini di Melbourne Loris Capirossi, con grandi dolori al torace per il drenaggio applicato per espellere l'aria e il sangue in eccesso nella zona polmonare, conseguenza della terribile caduta nelle libere di venerdì mattina. La situazione è comunque sotto controllo e già questa notte, un po' a sorpresa, Loris tornerà in Italia per farsi curare. Lo ha deciso lo stesso pilota, che viaggerà assistito dal dottor Massimo Corbascio della Clinica mobile e con naturalmente ancora il drenaggio in corpo. Poi, Capirossi dovrà stare a riposo assoluto e si prevedono tempi lunghi di guarigione. Si può dire che il suo mondiale è finito purtroppo alle 10.54 di venerdì e lo rivedremo in sella soltanto nei test invernali.
Dunque, un infortunio più grave del previsto, una botta che contrariamente al passato non gli permetterà di tornare in sella, magari ammaccato, ingessato, dolorante, ma pur sempre in pista. Un incidente, quello occorso a Capirossi, che fa tornare prepotentemente alla ribalta il problema gomme. Sembra infatti accertato che a tradire il pilota di Borgo Rivola sia stato proprio lo scoppio della gomma posteriore (cosa non nuovo per le Bridgestone nella MotoGp). «È davvero un peccato che Loris non possa prendere parte a questa gara - sottolinea con rammarico Livio Suppo, responsabile del progetto MotoGp della Ducati - anche perché questo tracciato è uno dei suoi preferiti; non a caso, infatti, Loris detiene il record sul giro ed è salito sul podio negli ultimi due anni. Ora non possiamo far altro che augurargli di cuore una pronta guarigione».
Per quanto concerne la corsa (al via alle 6.30 di stamane ora italiana), la griglia del sabato australiano vedeva Hayden e la sua Honda in pole e Rossi secondo, ma beffato: «Avrei potuto tranquillamente fare il miglior tempo - ha dichiarato il sette volte campione del mondo - se non fossi stato frenato nel mio giro veloce da Xaus...

».

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