Brno - Quello che ormai sapevano tutti da tempo, adesso è ufficiale: nel 2008 Loris Capirossi guiderà una Suzuki. Lascia la Ducati dopo 5 anni intensi, duranti i quali ha regalato alla casa di Borgo Panigale 7 vittorie, tra cui il primo, storico successo del 2003, per un totale di 22 podi.
«Abbiamo deciso di annunciare il passaggio alla Suzuki», si fa quasi timido Capirossi. Che poi, ci tiene ad aggiungere immediatamente. «Anche se per me conta di più finire al meglio questa stagione con la Ducati. Sono stati 5 anni fantastici: sono stato il primo pilota a salire sulla loro MotoGp, il primo a vincere a Barcellona, il primo a conquistare una pole position. Ho grandi ricordi, che rimarranno per sempre nel mio cuore».
Parole dolci, eppure dopo il gp degli Stati Uniti (22 luglio) il tono era completamente differente, molto duro nei confronti degli uomini Ducati, che proprio al termine di quella gara aveva annunciato l’ingaggio di Melandri per il 2008. «I rapporti sono ottimi, ci siamo chiariti. C’è grande rispetto reciproco e io voglio finire la stagione nel migliore dei modi. Per me è stato un anno difficile, ma nelle ultime due gare (secondo in Germania, ritirato in America per problemi tecnici, ndr) ho dimostrato di essere ancora veloce».
La Ducati le offriva una terza moto ufficiale: perché l’ha rifiutata?
«È vero, mi hanno fatto questo tipo di proposta, ma con il team satellite e non nella squadra ufficiale, mentre io voglio la massima assistenza possibile».
Era in trattativa anche con la Kawasaki, ma alla fine ha preferito la Suzuki: perché?
«Quest’anno entrambe le moto hanno dimostrato un ottimo potenziale, ma in un recente passato la Suzuki ha vinto delle gare e dei mondiali, è spesso stata protagonista, la Kawasaki no. Credo insomma che abbia maggiore esperienza. E poi io sono uno che decide a “pelle”: la Suzuki mi ha voluto a tutti i costi, ha cominciato a cercarmi da marzo. Sono contentissimo della scelta che ho fatto».
Dica la verità: con la Suzuki potrà cercare di vincere il mondiale?
«Sicuramente. Non vado là per i soldi (circa 2,5 milioni di euro, ndr), ma per avere stimoli nuovi e sono convinto che si potrà fare un buon lavoro. Con la Ducati ho un contratto che scade il 31 dicembre, ma ho un accordo che mi permette di provare la Suzuki già a novembre, a Valencia dopo la fine del mondiale».
Qual è il ricordo più bello dei cinque anni passati in Ducati?
«Ne ho tanti, ma la prima vittoria del 2003 a Barcellona rimane indimenticabile. È stato un bel periodo della mia vita ed è stato fantastico anche il supporto che ho avuto dai tifosi Ducati. E sono convinto di poter finire la stagione nel migliore dei modi. Quest’anno ho avuto difficoltà che non so spiegare bene nemmeno io, non sono riuscito ad adattarmi a questa moto, abbiamo fatto confusione con la nuova regola che limita le gomme. Ma ne stiamo venendo fuori e adesso arrivano piste a me favorevoli».
Se ci sarà bisogno, aiuterà il suo compagno di squadra Casey Stoner a vincere il
«Sono un uomo azienda e farò quello che mi dicono. Come sempre darò il massimo, cercando di non dare fastidio a nessuno, men che meno a Casey. Ma lui è uno veramente tosto, si merita di essere in testa al campionato».
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