La capitale è più sicura: in tre anni i reati sono calati del 50 per cento

IL SINDACO «Smentiti tutti quelli che, in diverse occasioni, hanno fatto catastrofismo parlando di aumento della criminalità»

Roma più sicura, il più bel regalo di Natale. Nel 2009 sono diminuiti del 12 per cento i reati tra capitale e provincia, in particolare quelli che creano maggior allarme sociale come furti, rapine e violenze sessuali. Ma è proprio sul fronte degli stupri che nei prossimi mesi si concentreranno gli sforzi dei carabinieri del comando provinciale, coordinati dal generale Vittorio Tomasone.
«Rispetto a tre anni fa registriamo un calo del 50 per cento delle attività criminali - spiega Tomasone - soprattutto rapine (-29 per cento) furti (-12 per cento) e violenze sessuali (-11 per cento). I risultati raggiunti sono incoraggianti e gratificano gli sforzi compiuti, ma non dobbiamo trascurare che c’è anche un problema di insicurezza percepita. Un bisogno di rassicurazione da parte dei cittadini, che deve tenere in considerazione una variegata gamma di problematiche quali il degrado urbano, gli schiamazzi, il consumo di alcolici tra gli adolescenti, il bullismo, la sicurezza stradale». «Ci sono situazioni che spaventano la gente - prosegue il generale -. Gli stupri, per esempio, sono un numero contenuto rispetto a furti e rapine, ma creano insicurezza. È su questo scenario che si muove l’azione dell’Arma chiamata ad affrontare impegnative sfide su molteplici fronti».
Quella che non diminuisce mai, invece, è la fiducia che i romani hanno nei carabinieri: nel 2009 sono arrivate al 112 due milioni di chiamate, in media più di 6 mila al giorno, e sul territorio sono stati effettuati 79 mila interventi e 360 mila servizi di pattugliamento, il 10 per cento in più rispetto al 2008. In manette, invece, sono finiti 10.500 criminali e di questi duemila per reati legati al traffico e allo spaccio di droga. E non a caso, se si considera che sono state sequestrate duemila tonnellate di stupefacenti.
Duro colpo anche all’immigrazione clandestina: 1.156 i decreti di allontanamento su proposta del Comando provinciale.
«Non bisogna dimenticare - conclude Tomasone - che è stato un anno intenso anche sotto il profilo dell’ordine pubblico. Roma, infatti, ha ospitato le cinque riunioni ministeriali che si sono svolte nell’ambito della presidenza italiana del G8, i mondiali di nuoto, il vertice Fao e la finale di Champions League».
Il sindaco si è detto soddisfatto dei risultati e della collaborazione tra le istituzioni locali e le forze dell’ordine. «Dalla firma del Patto per Roma Sicura a oggi abbiamo assistito a un calo costante di tutti i diversi crimini e reati - dichiara Gianni Alemanno -. Vengono così smentiti tutti quelli che, in diverse occasioni, hanno fatto catastrofismo e hanno parlato di aumento della criminalità. Tuttavia, ha ragione Tomasone quando dice che il cittadino va tutelato indipendentemente dalle statistiche. Sono convinto che la strada che tutti insieme abbiamo tracciato con il Patto vada proseguita e rafforzata anche nel 2010».
«Il calo dei reati è anche merito dei provvedimenti presi in tema di sicurezza dalla giunta Alemanno - commenta Samuele Piccolo, delegato per lo Svilippo delle periferie -. Questi dati sono una chiara risposta a chi dai banchi della sinistra continua a fornire notizie non veritiere sulla reale sicurezza a Roma, in primis l’ex sindaco e gli attuali consiglieri del Pd».
Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza del Comune, invece, si complimenta con i carabinieri. «Sono una garanzia per Roma - dichiara -.

L’attività svolta su ogni fronte e in ogni angolo del territorio sia dalle squadre speciali dell’Arma che dalle singole caserme, profondamente radicate nei diversi quadranti, hanno permesso di conseguire risultati che sono motivo di orgoglio per tutti coloro che sono impegnati sul fronte della lotta al crimine. Continueremo, forti di questi numeri, a lavorare per il bene della città, perché siamo convinti che la sicurezza debba essere garantita indistintamente a tutti i cittadini».

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