Capodanno cinese E da Sarpi parte l’invasione di piazza Duomo

La «Danza del drago», in piazza Duomo, dalle 15 alle 18, dovrebbe chiudere oggi, con danze dei tamburi e musica tradizionale, la manifestazioni previste per il Capodanno cinese. Sono milioni, in tutto il mondo, i cinesi che stanno celebrando in questi giorni il «Chun Jie», il capodanno cinese. La notte tra il 2 e il 3 febbraio ha segnato l’inizio dell’anno del Coniglio. Sfilate di dragoni, feste, concerti, lotterie e spettacoli pirotecnici hanno acceso le piazze di molte città, da Pechino da Londra.

Anche a Milano i 20mila immigrati dalla Repubblica popolare sono pronti per il passaggio dall’anno dell’intrepida Tigre a quello della pacifica Lepre, o del Coniglio: il quarto dei dodici segni corrispondenti ai dodici animali che, secondo la leggenda, si presentarono davanti a Buddha. Chiamato anche «festa di Primavera», o Capodanno Lunare, il Chun Jie è tra le ricorrenze dell’Impero Celeste più sentite. La festa, secondo tradizione, si trascorre in famiglia, con scambio di regali e cenone.

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