Un Capodanno in rosso. Sala: "Poche risorse, niente show in Duomo"

Dopo le violenze choc promette più controlli. Quattro opere in mostra a Palazzo Marino

Un Capodanno in rosso. Sala: "Poche risorse, niente show in Duomo"

Capodanno «in rosso». Contrariamente alle previsioni il sindaco Beppe Sala ha annunciato che per l'ultimo dell'anno non ci saranno concertoni o show in piazza Duomo, non ci sono i soldi. «Non faremo niente - ha spiegato ieri - i pochi fondi che avevamo per le feste natalizie li abbiamo dirottati su alberi e luminarie, non prevediamo un evento in piazza. Quello che va spiegato ai cittadini è che in questo momento i conti del Comune sono in grande difficoltà, taglieremo tutto ciò che non è indispensabile». Era stato proprio il sindaco però, dopo le violenze choc dello scorso 31 dicembre in Duomo, ad ammettere che un grande evento sarebbe servito anche per tenere presidiato il centro ed evitare che situazioni del genere si ripetessero. «Avevo detto che se c'è un evento è più facile controllare la piazza - ammette - ma ne ho già parlato con prefetto e questore, certamente dovrà essere più presidiata. Il sagrato comunque non sarà chiuso». Riccardo De Corato (Fdi) «è la peggiore risposta agli stupratori di un anno fa».

Torna invece da oggi al 15 gennaio la mostra di Natale gratuita in Sala Alessi a Palazzo Marino, e per la prima volta si fa in quattro. Grazie a quello che l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha definito «uno straordinario rapporto di federalismo culturale tra le città», in questo caso Firenze, si potranno ammirare infatti quattro capolavori dell'arte fiorentina e toscana realizzati tra il Tre e il Quattrocento: allestiti in un gioco di luci e tessuti «Madonna col Bambino» dipinta da Sandro Botticelli e oggi conservata nel Museo Stibbert di Firenze, «L'adorazione dei Magi» di Beato Angelico, prezioso tabernacolo appartenente al Museo di San Marco, «Madonna col Bambino» di Palazzo Medici Riccardi, realizzata da Filippo Lippi, e «Carità», scultura del senese Tino di Camaino, proveniente dal Museo Bardini di Firenze. Il tabernacolo di Betao Angelico arriverà in Sala Alessi solo dal 20 dicembre perchè è attualmente in prestito. La mostra, dal titolo «La carità e la bellezza», sarà aperta tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 20 (ultimo ingreso alle 19.30). E dal 13 dicembre si estenderà anche agli altri otto Municipi della città, dove le biblioteche di zona ospiteranno altrettante importanti opere che declinano il tema della carità e della bellezza attraverso quattro tele del Seicento e quattro dell'Otto/Novecento. Si tratta di prestiti da diversi istituti della città, dalla Gam alla Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico. «La mostra di Natale a Palazzo Marino è diventata una tradizione per i milanesi e i turisti, un appuntamento irrinunciabile con l'arte, la cultura e la storia che in molti attendono» commenta il sindaco. Sponsor Rinascente e Intesa SanPaolo. Il presidente emerito di Intesa, Giovanni Bazoli, sottolinea che è «un dono che la banca è lieta di fare ai cittadini per promuovere capolavori d'arte che appartengono alla storia e all'identità del Paese». L'allestimento che fa da palcoscenico alle opere a Palazzo Marino è totalmente ecosostenibile e riciclabile: i tendaggi in seta che calano dall'alto ad esempio non realizzati in seta definita «non violenta», ottenuta tramite un procedimento che viene avviato solo dopo la trasformazione del baco in farfalla.

E da ieri sera, grazie all'investimento degli associati al Montenapoleone District, sono accese dalle 16 a mezzanotte le luminarie in via Montenapoleone, Verri, Sant'Andrea, Borgospesso, Bagutta,

Santo Spirito e San Pietro all'Orto: lampadari, giochi di luce e musica. E il presidente Guglielmo Miani è ottimista per lo shopping nelle feste, «da inizio anno i visitatori nel Quadrilatero sono aumentati del 20 per cento».

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