Cappellacci punta i piedi e minaccia di lasciare il Pdl

L’ira di Ugo Cappellacci (nella foto), presidente della regione Sardegna, non accenna a diminuire, e anzi di ora in ora diventa sempre più funesta, tanto da spingerlo ad annunciare l’intenzione di restituire la tessera del Pdl al segretario nazionale Angelino Alfano. Al centro della diatriba la cessione della Tirrenia su cui hanno messo le mani, con 380 milioni, i gruppi Marinvest-Aponte, Grimaldi e Moby Lines. Sono loro i nuovi padroni. Della linea i napoletani si sono presi le diciotto navi, e il personale (1.400 buste paga) e da oggi in poi saranno solo loro a decidere tutto sulle tratte da e per la Sardegna. Prezzi del biglietto compresi. È l’ufficializzazione del monopolio privato e Cappellacci non l’ha presa bene.

Già nei giorni scorsi aveva lanciato un appello all’opposizione: «Speriamo che si badi più alla sostanza del problema e si pensi a fare fronte unitario in un momento di difficoltà, mettendo da parte le casacche. Riconosciamoci da sardi a sardi». Una alleanza trasversale in nome dell’orgoglio isolano

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