Ezio Armando Capurro chiede al Prefetto di «verificare se sussistono gli estremi per sciogliere il consiglio comunale» di Rapallo. La richiesta arriva dopo la sentenza del Tar di giovedì scorso che ha cassato il nuovo regolamento consigliare approvato dall'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Mentore Campodonico. Per il presidente del consiglio Roberto Spelta si tratta solo «dell'ennesimo polverone e dell'ennesimo atto ostruzionistico» di Capurro. Ma l'ex sindaco non gradisce e in una interrogazione del primo luglio propone allo stesso sindaco la revoca di Spelta per sostituirlo con «un uomo garante delle leggi e delle minoranze». Nel balletto delle dichiarazioni, la risposta arriva durante un'intervista di Campodonico rilasciata al nostro Giornale: «l'ex sindaco con la sua marea di interpellanze e interrogazioni fa solo ostruzionismo. Per fortuna Capurro non è l'opposizione. Ci sono consiglieri di minoranza che svolgono i loro compiti in modo corretto e costruttivo». E sulle insinuazioni di divisioni interne alla maggioranza, oggetto di diverse interrogazioni di Capurro, Campodonico rilancia: «A casa mia quando una cosa è divisa si rompe, mentre la nostra maggioranza rimane solida e coesa. Cosa che non si può dire per quell'opposizione che fino a ora appoggiava Capurro e che nell'ultimo consiglio comunale ha votato in modo difforme dall'ex sindaco. Evidentemente certe posizioni oltranziste non fanno più presa». C'è di più, visto che Campodonico fa della coesione un carattere distintivo della politica di Rapallo: «una linea che ha spinto la maggioranza ad assegnare l'assessorato alla sicurezza ad Alessandro Puggioni della Lega che altrimenti sarebbe rimasta esclusa non avendo raggiunto i numeri per entrare in consiglio comunale». Unità di tutte le forze cattoliche moderate, compresa l'Udc (rappresentata dal consigliere Gerolamo Giudice e dall'assessore Corrado Castagneto) con la quale «a Rapallo esiste una piena condivisione di idee e progetti», sottolinea Campodonico.
La politica va bene, «ma non dimentichiamoci la città», sollecita il primo cittadino: «abbiamo concluso l'iter relativo alla strada di San Pietro verso il nuovo ospedale e stiamo predisponendo il progetto definitivo del ponte in piazza Cile. Il tunnel verso Santa Margherita, il cui sindaco è in scadenza, rischia invece di subire un rallentamento a causa delle elezioni amministrative, ma stiamo facendo importanti passi avanti sull'altro tunnel che collegherà Rapallo alla Val Fontanabuona.
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