Capurro, il «prof» che si sente superiore al «maestro» Mustorgi

(...) «Professore, questa mi mancava proprio, lei dovrebbe andare dallo psicologo», gli rimbalza quest'ultimo.
E dire che a inizio seduta il presidente del consiglio, Roberto Spelta, aveva invitato tutti i consiglieri a creare «un clima più sereno e costruttivo nell'interesse della comunità», precisando che la sua è una sollecitazione fatta «senza spirito polemico ma proprio in considerazione delle 480 interpellanze presentate dall'opposizione in soli sei mesi di attività». Un mare di richieste di chiarimento firmate per lo più dallo stesso Capurro che hanno più volte costretto l'assemblea a sospendere la normale attività istituzionale. Erano 48 le interpellanze di mercoledì sera. All'una di notte ne sono state discusse solo 15. Quasi tutte di Capurro che anche dai banchi della minoranza non rinuncia a conoscere ogni più piccola azione del municipio nel tentativo di cogliere in fallo la nuova amministrazione guidata da Mentore Campodonico.
La prima interpellanza riguarda i parcheggi in via Baisi (poco sopra il castello). Subito l'ex sindaco minaccia un ricorso alla Corte dei Conti. Motivo: il progetto prevedeva la cessione al comune da parte dei privati di 56 posti auto scoperti. I posti sono scesi a 31 e in alternativa agli altri 25 verrà realizzato del verde pubblico con aiuole e panchine. Un'opera che «ha ottenuto l'approvazione di tutti, in primis dalla Provincia» precisa l'assessore ai lavori pubblici, Mario Fracchia, che di fronte alla reiterata minaccia di Capurro di ricorrere al giudice contabile replica serafico con un: «Faccia pure, noi abbiamo agito nel rispetto delle norme e nell'interesse dei cittadini». Quindi Capurro si fa paladino della scuola di Rainusso con un'interpellanza che elenca una serie di interventi richiesti dalle maestre. Tocca al consigliere Carlo Bagnasco, delegato per la scuola, spiegare che tutte le richieste fatte dall'istituto sono state soddisfatte nel giro di pochi giorni. Poi ci sono le interpellanze su dieci brandine richieste dalla scuola materna S.

Anna, sulla sporcizia nel quartiere Laggiaro. «Questa è vera democrazia», commenta Campodonico alla fine. Un ping pong lungo quattro ore in cui Capurro si è visto rigettare tutte le sue interpellanze. Tutte e 15. Ne rimangono 33 più quelle in giacenza.

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