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Carfagna: "Affrontare i problemi che ho posto" Mussolini: "O chiede scusa o non voto la fiducia"

Il ministro si dice "pronta a tornare sui suoi passi". Caldoro: "Questione di democrazia interna, spero non si dimetta". Il presidente della provincia di Salerno: "Dovrebbe tacere". La Russa: "Il problema Cosentino esiste". Bocchino gelido: "La Carfagna? Se ne occupi il suo partito". Bondi: "Stop polemiche"

Carfagna: "Affrontare i problemi che ho posto"
 
Mussolini: "O chiede scusa o non voto la fiducia"

Roma - Il "caso Carfagna" continua a tenere banco. Dopo l'annuncio choc delle dimissioni - dal governo, dal parlamento e dal Pdl - il ministro per le Pari opportunità fa sapere di non essere intenzionata a fare marcia indietro. Intervistata da Repubblica insiste sulla propria linea: "Non posso cedere, è una questione di dignità. La misura era colma, sono obbligata ad andare avanti". Lei, comunque, lascia aperto uno spiraglio e spiega di aver avuto ieri un colloquio con il suo collega Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl: "Mi ha assicurato che tenterà tutte le strade per ricucire lo strappo. Sono pronta a tornare sui miei passi, ma solo a condizione che si affrontino seriamente le questioni che ho posto". E a proposito di Berlusconi dice: "Deve dare un segnale forte".

La Mussolini: o mi chiede scusa o non voto fiducia "O la Carfagna mi chiede pubblicamente scusa o io non voto la fiducia il 14": lo ha dichiarato al Tg La7 la deputata del Pdl Alessandra Mussolini in un’intervista che andrà in onda questa sera nell’edizione delle ore 20. "Avevo posto alla Carfagna una questione politica, ho avuto in risposta un insulto. Non voto la fiducia ad un governo dove c’è un ministro per le Pari opportunità che insulta le donne".

Caldoro: democrazia interna Quelli posti dal ministro per le Pari opportunità sono "problemi di democrazia interna - dice a Mattino 5 il governatore della Campania, Stefano Caldoro -.  Di fronte ai quali "Berlusconi può fare una sintesi. E' giusto che una classe dirigente matura dia delle risposte".

"Spero non si dimetta" "Mi auguro che non avvengano le dimissioni della Carfagna dal governo, dal parlamento e dal partito - auspica Caldoro -. Lei è un ottimo ministro di un governo che sta operando molto bene, oltre a essere un’energia e una risorsa per la Campania: ha posto problemi interni al nostro territorio ed è giusto darle una risposta". Quanto al ruolo di Cosentino, "in politica ci sono sempre obiettivi per aprire una stagione nuova ed è necessario un rinnovamento della classe dirigente; operazione che deve essere fatta, mai contro qualcuno; ma il tema del rinnovamento non è più rinviabile". Servono le sue dimissioni? "Io non personalizzo mai - risponde Caldoro - La sostanza è che quando finisce un ciclo, tutti insieme si deve organizzarne un altro. Dobbiamo tutti avere senso di responsabilità e in alcuni casi abbassare i toni".

Bocchino: "La Carfagna? Un problema del Pdl" "Non ci riguarda", ha detto il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà, Italo Bocchino. Poche ore prima Adolfo Urso, intervenuto a Montecatini aveva detto parlando del ministro: "Penso che Mara Carfagna sia stata e sia uno dei migliori ministri di questa Repubblica, che la sua contrapposizione in Campania a chi è stato denunciato per camorra sia del tutto legittima e il Pdl dovrebbe assumere una posizione più chiara e netta".

La Russa: problema Cosentino esiste Del "caso Carfagna" parla anche uno dei coordinatori del Pdl, il ministro della Difesa Ignazio La Russa: "Obiettivamente il problema esiste - dichiara al Corriere -. Quando Cosentino si dimise perché era stato indagato non fece polemiche. C’era una sorta di accordo tacito che sarebbe uscito dal governo senza clamori, ma sarebbe rimasto coordinatore regionale del Pdl. Io le ho consigliato prudenza. Credo che non soffierà sul fuoco".

Lupi: pone questioni importanti "Stimo moltissimo la Carfagna - dice il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi -. Pone una questione importante nella costruzione del futuro del Popolo della Libertà. Queste cose vanno discusse all'interno del partito, vanno confrontate. È il grande tema della classe dirigente e di come lavorare per mantenere il Pdl sempre più radicato e forte, legato ai suoi valori. Gli attacchi personali alla Carfagna sono sbagliati e non coerenti con la nostra idea di di politica. Spero che l'incontro con Berlusconi possa fare in modo che ciascuno di noi, all'interno del Pdl, possa dare un proprio contributo. Tutto quello che avviene fuori dal Pdl è secondo me un errore".

Presidente provincia di Salerno: dovrebbe tacere "Sono basito dal suo comportamento scorretto nei confronti del premier che le ha dato tutto in politica". Il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24, attacca il ministroche ha minacciato le dimissioni dal governo e ha parlato di guerra tra bande nel Pdl campano: "Io sono stato eletto due volte consigliere regionale, tre volte parlamentare, parlamentare europeo - ha aggiunto Cirielli -. Lei si trova lì grazie a Berlusconi e per correttezza e gratitudine dovrebbe tacere". "E' strano - prosegue - che la Carfagna non tuteli me, che sono ufficiale dei carabinieri e non ho mai avuto un'inchiesta a carico, e sostenga invece il sindaco di Salerno che ha avuto decine di procedimenti".

Bondi: stop alle polemiche "In tutta onestà e senza timore di essere smentito posso affermare che dal momento della nascita di Forza Italia, con il coordinamento affidato all’amico Claudio Scajola e poi al sottoscritto, e successivamente con la nascita del Popolo della Libertà, abbiamo sempre garantito, sulla base delle indicazioni di trasparenza e al sostegno del Presidente Berlusconi, un soggetto politico democratico alieno dalle lotte di potere e ad ogni sorta di comitati d’affari". Lo dice il coordinatore del Pdl Sandro Bondi. "Personalmente - sottolinea - mi sono impegnato all’interno del nostro movimento politico a favore della candidatura del presidente Stefano Caldoro alla guida della Regione, pur non rinnegando la mia amicizia nei confronti di Nicola Cosentino e l’apprezzamento per il suo lavoro durante gli anni dell’opposizione al sistema di potere di Bassolino. Stimo grandemente il ministro Mara Carfagna, della quale sono amico sin dagli anni della comune militanza in Forza Italia, che svolge con passione e coerenza riconosciuta il suo impegno di governo e all’interno del nostro partito. Stigmatizzo e condanno perciò tutte le polemiche che hanno danneggiato l’immagine del nostro partito, e sono a favore invece di un dibattito democratico all’interno del Pdl, nelle sedi opportune, anche al fine di individuare le soluzioni di merito più efficaci al problema dello smaltimento dei rifiuti e della costruzione di nuovi termovalorizzatori.

Un problema - non va dimenticato - che deriva in primo dalle responsabilità della sinistra sia in Campania che a livello nazionale".

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