Carla Bruni si vendica di Rachida "Volevi il letto di Sarkozy, vero?"

In un libro la première dame francese svela la rivalità col ministro della Giustizia. "Adesso Nicolas è mio marito, guai a te se gli mandi ancora sms..."

Carla Bruni si vendica di Rachida 
"Volevi il letto di Sarkozy, vero?"

Parigi - La scorsa settimana Nicolas Sarkozy si trovava negli studi di Rtl, la principale radio francese, per un'intervista in diretta. A microfoni spenti si è rivolto con queste parole ai giornalisti in sala: «La stampa ha ironizzato per mesi sui miei Rolex e allora Carla mi ha regalato questo orologio da polso. Lo vedete? È più piccolo e più discreto, ma costa molto di più...». Carla Bruni interviene con mille attenzioni nella vita dello sposo, facendo del suo meglio per renderlo simpatico ai connazionali: il vecchio orologio era diventato il simbolo di qualche spacconata di troppo per cui era opportuno toglierlo di mezzo.

Carla è entrata con disinvoltura e intelligenza nel suo ruolo di first-lady, favorendo anche i successi internazionali del marito. Adesso il settimanale parigino Le Point le dedica la copertina con la scritta «La Présidente». All'interno un reportage con le anticipazioni dell'attesissimo volume che esce oggi nelle librerie francesi: s'intitola «Carla e Nicolas, la vera storia», risultato delle conversazioni tra la first lady e i giornalisti Valérie Benaïm e Yves Azéroual. L'inquilina dell'Eliseo dice d'essere stata subito colpita dalle qualità umane del presidente della Repubblica: «Non mi aspettavo una persona così divertente e così vivace. Il suo aspetto, il suo fascino e la sua intelligenza mi hanno sedotta».

La Bruni ricorda d'aver incontrato per la prima volta il capo dello Stato, fresco di divorzio, lo scorso 13 novembre a una cena in casa del pubblicitario francese Jacques Séguela. Come vive oggi all'Eliseo la coppia più invidiata di Francia? Con molta semplicità la Bruni dice che lei e il marito amano «come tutti» guardare insieme i dvd o leggere, standosene seduti sul divano l'uno accanto all'altra. Poi una frase, che sembra fatta apposta per rendere il marito simpatico all’opinione pubblica: «Lui è come tutti noi e qualche volta, un po' come Sisifo, ama portare un masso che si carica sulle spalle. Ma è di pasta buona e bastano tre raggi di sole per convincerlo che la vita è meravigliosa».

Nelle confessioni di Carla Bruni, 40 anni, non manca l'ammissione della freddezza dei suoi rapporti con la ministra della Giustizia Rachida Dati, grande amica di Sarkozy e soprattutto della sua ex moglie Cecilia. Tutti sanno che la Dati, 42 anni, ha fatto l'impossibile per salvare la precedente relazione di Sarkozy e molti pensano che - constatato il fallimento di quegli sforzi - essa stessa avrebbe amato cambiare la qualità del suo rapporto d'amicizia col presidente. La scena - raccontata dalla Bruni - si svolge il 31 dicembre 2007 negli appartamenti privati di Sarkozy (che in quel momento non era ancora sposato con Carla). L'ex top model italiana e la ministra della Giustizia, di origine algerina, passeggiano in attesa della mezzanotte, quando - di fronte alla camera di Sarkozy - la prima indica il letto e dice, tra il serio e il faceto, alla seconda: «Ti sarebbe piaciuto infilartici tu, vero?». «Ora Nicolas è sposato, non lo chiamare così presto al mattino», le avrebbe inoltre detto la moglie del presidente infastidita dall’abitudine della Guardasigilli di telefonare al presidente ogni mattina.

E l’avrebbe invitata a smettere di inviargli in continuazione sms. Da allora tra le due donne sarebbe calato il gelo, ma ieri Sarkozy si è sentito in diritto di difendere il suo ministro dai continui attacchi a cui è sottoposto. Carla a parte, naturalmente.

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