Il caro estinto torna a casa

La notizia è che manca più di un mese a novembre. Perché sarebbe quasi normale che il fax sputasse tre comunicati stampa in pochi minuti su servizi cimiteriali e norme per la cremazione dei defunti. Normale, a patto che la ricorrenza dei «Morti» sia imminente. Invece no. Ieri è arrivata subito una «notizia» da Finale Ligure. Perché il Comune ha deciso che le ceneri dei defunti possono essere ritirati dai familiari del defunto. C’è una legge nazionale che lo consente in linea generale. E c’è ormai anche tutto un campionario di urne cinerarie che le agenzie di pompe funebri sono in grado di proporre ai clienti, con linee e design in grado di non sfigurare accanto ai migliori vasi cinesi da salotto.
Ma la consegna dell’urna ai parenti è consentita dalla legge solo se il Comune di residenza approva uno specifico regolamento. Ecco, Finale Ligure lo ha fatto, seguendo le orme di poche altre amministrazioni liguri. E imponendo tre condizioni: l’istanza di affidamento può essere presentata dai parenti prossimi (moglie, marito, figli) o da persona espressamente indicata; deve essere indicato il luogo di conservazione delle ceneri; l’amministrazione può verificare la presenza dell’urna nel luogo indicato.
Ma non è solo Finale Ligure che «anticipa» un po’ le notizie. Anche ad Altare ci sono novità in vista. E un comunicato del Comune avverte: «A.A.A. loculi vendesi», 140 posti in via di costruzione nel cimitero si renderanno presto disponibili. «Si possono prenotare - chiosa la nota dell’amministrazione - telefonando nelle ore d’ufficio all’ufficio anagrafe».

A Genova niente? Per il momento ci si deve accontentare di una «correzione di mero errore materiale» nel regolamento di polizia mortuaria. Ma basta per comunicare che la commissione consiliare affari istituzionali di Tursi è convocata per domani alle 9.30.

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