La carriera di un regista tra appunti e bozzetti

Il lungo tour delle celebrazioni viscontiane da ieri fa tappa nella capitale con l’esposizione Luchino Visconti e il suo tempo inaugurata nello «Spazio Risonanze» dell’Auditorium Parco della Musica. La mostra, promossa dal comitato per le celebrazioni del Centenario della nascita di Visconti, documenta la sua attività di regista sia del teatro lirico e di prosa che cinematografico. Ad animare l’esposizione è larga parte della documentazione dell’attività professionale di Visconti che copre un arco di tempo molto ampio, dal 1934 fino al 1976 anno dell’uscita postuma del film L’innocente. I curatori della mostra, Caterina d’Amico e Elio Testoni, hanno attinto quasi tutto il materiale dall’archivio Visconti che la sorella del regista ha donato alla Fondazione Gramsci di Roma. Un patrimonio archivistico di enorme valore che comprende diverse centinaia di sceneggiature, appunti di regia, 122 bozzetti di scena, 65 figurini per costumi, 1.600 pezzi di corrispondenza, 12.500 fotografie.

E una parte di questi bozzetti, figurini, appunti di varia natura, copioni e locandine del famoso regista resteranno a disposizione del pubblico dell’Auditorium dalle 9 alle 21 non solo nei giorni della festa del cinema ma anche nel periodo successivo, fino al prossimo 2 novembre, anniversario del centenario.

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