«Carta Bimbo» Boom di domande

È la madre di una bambina di appena tre giorni la prima ad aver ricevuto la «Carta Bimbo» direttamente dalle mani del sindaco Gianni Alemanno, nel reparto di ostetricia del policlinico Casilino. La carta, introdotta dal Comune di Roma e attiva da ieri mattina, prevede sconti su prodotti per l’infanzia acquistati nelle farmacie comunali e nei negozi convenzionati, assicurazione per la copertura di servizi sanitari di emergenza, assistenza telefonica per 24 ore, visita specialistica domiciliare e un tutor a disposizione delle neo-mamme per il primo anno di vita dei bimbi nati e che nasceranno nel 2009 a Roma. Oltre a Chiara, di 34 anni, altre due mamme hanno ricevuto la carta direttamente dal sindaco e altre quattro nell’ospedale Sant’Eugenio, dove Alemanno si è recato subito dopo la visita al Casilino.
«Visti i colori delle vestaglie, formate quasi un tricolore, siete le mamme d’Italia e di Roma», ha detto scherzosamente il primo cittadino alle prime tre mamme. «Questa iniziativa - ha aggiunto - non è uno spot pubblicitario ma un incentivo fiscale permanente che parte con un pacchetto di misure rilevanti che speriamo presto di incrementare. L’idea è quella di non lasciare soli mamme e bambini di tutte le nazionalità».
Qualche numero. Ieri il numero «Carta Bimbo» in due ore ha ricevuto 230 chiamate, di cui 150 da persone che avevano i requisiti per usufruire della carta. Lo ha annunciato l’assessore capitolino alle politiche sociali Sveva Belviso. Che ha aggiunto: «Tra i 19 tutor a disposizione delle neo mamme, che si trovano in tutte e tredici le strutture ospedaliere e convenzionate di Roma, c’è anche una romena. Si tratta di una scelta - ha spiegato Belviso - decisa per dimostrare la nostra apertura a questo popolo».
Alla consegna delle carte, che prevedono sconti, assistenza e tutor per i nati e coloro che nasceranno in tutto il 2009 a Roma, hanno partecipato anche diverse associazioni che sostengono l’iniziativa, promossa dal Comune di Roma.

Tra queste, il Moige, la Caritas Diocesana, la comunità di Sant’Egidio e l’Acri «per le quali è importante valorizzare una rete già esistente per incrementare la carta con altri contenuti, che rappresenta una “carezza economica”».
Per il Moige «si tratta di un primo passo concreto nella direzione del tanto auspicato quoziente familiare».

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