Casa in centro ma arredata Ikea Il cibo? Di qualità

(...) conquistato l’ultimo must dell’abitare single: un loft pagato in media 5.200 euro a metro quadro, il prezzo più salato di tutta la penisola. La maggioranza, invece, si «accontenta» di un classico monolocale, adeguandosi anche a un quinto piano senza ascensore. Quanto all’arredamento, praticità vuole i romani frequentatori assidui di Ikea, dove li trovi a far razzia di tovagliette all’americana durante la settimana, al riparo da orge familiari.
Passando allo stile di vita, i cuori solitari capitolini si distinguono per un comportamento metropolitano ad alta intensità, ovvero consumano il 50 per cento in più di un classico nucleo familiare, sono attenti alla qualità, hanno gusti esclusivi e amano viziarsi. Per mangiare, prediligono il biologico e l’etnico e li trovi spesso in gruppi scoppiati per un brunch domenicale al Margutta Vegetariano o da Obikà. Se gli amici sono tutti impegnati, virano sui tavoli conviviali di Primo al Pigneto o sull’informale kaiten di Zen Sushi a Prati.
Quando cenano a casa, l’alternativa al microonde è un take away di lusso: Rosticcerì per un tabbouleh e un filetto o uno dei tanti punti vendita Daruma sushi per una vaschetta di sashimi. La spesa è fatta sotto casa per le emergenze mentre una volta a settimana si imbarcano verso un Auchan con vasto reparto surgelati ma soprattutto con settore dedicato ai prodotti sfusi: pasta, cereali, legumi e detersivi senza la schiavitù del formato famiglia. I single più volenterosi, poi, non si fanno mancare i corsi organizzati per loro dalla Scuola del Gambero Rosso, dove imparano facili e veloci ricette monoporzione.
Il fulcro di questa tribù, però, sono gli svaghi: libri, viaggi, consumi culturali e divertimento tout court. Non si lasciano sfuggire una mostra e hanno sempre un vernissage in agenda, privilegiando il Rione Monti, dove si ritrovano tra un calice e una chiacchierata per sottrarre serate alla solitudine casalinga. Altro ritrovo per single colti o finti eruditi è il book bar: un mix tra lounge bar newyorkese e salotto di casa dove vanno anche da soli e, fingendo di sfogliare un libro davanti a un drink (magari un cult del genere come «Single senza pace» di India Knight o un più nostrano «Manuale del perfetto single» di Aldo Busi), riescono a stringere nuove amicizie. I più cool sono il pioniere Bibli nel cuore di Trastevere, dove ogni settimana si danno appuntamento per reading e presentazioni di opere inedite; l’orientale Doozo con giardino Zen e letteratura giapponese; il Salotto 42 di Piazza di Pietra per una poltrona anni ’50 immersa tra riviste e habituè e il Bar à Book.
Se poi la ricerca più che di generica compagnia è dell’anima gemella, c’è l’imbarazzo della scelta. Per i più ansiosi ci sono le agenzie matrimoniali ricovertitesi alla modernità come club per single che, oltre ai tête-à-tête, mettono in campo una miriade d’iniziative d’incontro. L'inossidabile Eliana Monti, Incontri & Amore single Club o Meeting, garantiscono continue scampagnate fuori porta, week end benessere e originali party d’acchiappo (silent date, bus party, etc…). Per lo speed date, invece, c’è un vero e proprio marchio registrato. Si va sul sito, ci si iscrive gratuitamente e si tengono d’occhio gli eventi romani. La serata (costo orientativo 25 euro, 20 per le donne) consiste in chiacchierate a tempo (circa 200 secondi) per un tour de force di un’ora e mezza che consenta di parlare con tutti i partecipanti e siglare ogni incontro con un si o un no. Alla fine gli organizzatori verificano gli incroci di gradimento ed eventualmente entro 72 ore inviano via mail o sms i dati per un «contatto libero». Retro, Vogue e Crystal sono alcuni tra i locali capitolini più accreditati e alla formula classica aggiungono di tanto in tanto le varianti della Speed dinner o del Lock party (ovvero party del lucchetto). L’alternativa per una serata a caccia dell’anima gemella è la messaggeria: bigliettini da un tavolo all’altro e magari si esce con un invito a cena. Il punto di riferimento del genere sono El Mojitero, Habituè e il Random pub. Per i single più all’antica, invece, c’è il Salotto dei Single. Qui il tesserino è obbligatorio ma in compenso riserva un fitto calendario zeppo di burraco, feste danzanti, karaoke e quant’altro può allietare la singletudine.


Se poi si vuole prendere il largo, per un week end alle Terme di Saturnia, una settimana a Kos o una minicrociera a Barcellona, rigorosamente in compagnia di altri cuori solitari e lontani da bambini urlanti e coppie in idillio, basta rivolgersi al tour operator per single Weekandyou: una semplice registrazione al sito con la compilazione di pochi dati e l’agenzia di viaggio romana organizza gruppi omogenei per sesso e fascia d’età.
Insomma, single ma non soli, forse vien voglia di mollare compagno/a, marito o moglie per godersi lussi e frivolezze che la capitale riserva a questo vero e proprio popolo.

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