Malumori alla Pisana sul modello di trasparenza che la giunta guidata da Piero Marrazzo non è ancora riuscita a esportare presso la presidenza del consiglio regionale. Malgrado listituzione di un assessorato ad hoc, qinfatti, non sembra che i buoni propositi per dare la giusta «pubblicità» agli atti licenziati dal presidente del consiglio regionale Massimo Pineschi abbiano ancora sortito i frutti sperati. Tanto che i capigruppo di vari partiti dellopposizione ma anche della maggioranza hanno inviato una lettera a Pineschi ricordandogli che, grazie a una modifica del regolamento, si devono dare «idonee forme di pubblicità degli atti dellufficio di presidenza». Cosa che non sarebbe accaduta.
«Sono oltre due mesi che sto chiedendo al presidente del consiglio di ottenere le deliberazioni licenziate - afferma Donato Robilotta, capogruppo del Nuove Psi - ma senza nessun risultato, perché, oltre alla diffusione per via telematica, la correttezza istituzionale dettata dal regolamento vuole che le comunicazioni vengano date anche per via cartacea: lufficio di presidenza non governa per proprio conto ma per conto di tutti i gruppi consiliari».La «casa di vetro» senza trasparenza
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