C’è un’Atlantide che sta riemergendo gradualmente, e che alla fine porterà un miliardo di euro nelle casse dell’Erario.Sono le«case fantasma », gli immobili mai denunciati al catasto e al fisco, che stanno ritornando alla legalità. Grazie alla regolarizzazione spontanea, conclusa il 31 aprile, che ha fatto emergere 560.837 immobili, ammonta a 415,5 milioni la rendita catastale in più (l’1,2% della rendita nazionale) che sarà soggetta alle imposte. Partono ora in modo massiccio i sopralluoghi e l’attribuzione delle rendite presunte, salvo successive verifiche, per le restanti 1.162.659 «particelle catastali» (appezzamenti di terreno con edifici) ancora da accertare: la fase due, che dovrebbe portare in tutto a una rendita assoggettabile al Fisco di circa un miliardo, equivalente al 2,2% della rendita nazionale totale, rispettando le stime.
«É un lavoro in divenire, ma puntiamo a concluderlo entro fine annoha detto il direttore dell’Agenzia del territorio, Gabriella Alemanno - con possibili slittamenti nei primi mesi del 2012». Per questa seconda fase più complessa sarà chiesta la collaborazione dei Comuni e anche delle Forze dell’Ordine. «Si tratta di una misura preventiva- assicura la direttrice - al momento non si sono verificati problemi». La battaglia al mattone clandestino, iniziata nel 2007, è stata condotta con metodi tecnologicamente all’avanguardia: milioni di foto aeree ad alta definizione sono state sovrapposte alle carte catastali. E fra i «fantasmi» sono emerse tante case ( 196.808) ma anche immobili industriali, artigianali e agricoli oltre a porzioni di alberghi, stazioni, porti, aeroporti, collegi, uffici pubblici che, pur essendo solo 83.935, rappresentano la parte più cospicua delle rendite catastali, pari a 296,8 milioni, mentre le case valgono 84,8 milioni. Salerno, Roma, Palermo, Cosenza e Napoli risultano le province con più immobili «fantasma», il che ha dato immediatamente l’occasione al vicepresidente della commissione Ambiente di Roma Capitale Athos De Luca (Pd) e al capogruppo del Sel nel Consiglio regionale del Lazio Luigi Nieri di accusare la giunta Alemanno di abusivismo record, confondendo il comune con la provincia.
Tanto più che,precisa l’Agenzia del territorio, gli immobili identificati attraverso le foto non sono necessariamente abusivi. Basti considerare che a livello nazionale, su circa un milione di particelle pubblicate, e accertate dall’Agenzia,per circa 570mila si è rilevato che non posseggono in realtà i requisiti per l’accatastamento del bene (fabbricati in corso di costruzione, tettoie, serre, ruderi o altri manufatti non produttivi di rendita).
Negli altri casi, spesso si tratta solo di inadempienze ad obblighi fiscali; il processo di accatastamento degli immobili mai dichiarati al catasto riguarda solo ed esclusivamente una regolarizzazione di carattere fiscale degli immobili in oggetto, non una sanatoria urbanistico- edilizia.
Alcuni proprietari, infine, hanno persino preferito abbattere i propri immobili. Le ragioni possono essere state le più diverse: si trattava di immobili abusivi, oppure il proprietario ha ritenuto che la conseguente tassazione sarebbe risultata troppo onerosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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