Il presidente ha scritto «Un racconto scientifico sul misterioso Shi Zi Gou». Così misterioso, che per sapere qualcosa di più su quel cane che tutti conoscono meglio come chow chow non basta telefonare al numero di telefono pubblicato on line, «è inesistente». E anche in via Laghetto 2, nello stabile comunale a due passi dall’università Statale e con vista Madonnina, gli inquilini non vedono un grande movimento. Eppure, Palazzo Marino ha concesso all’Associazione nazionale italiana Shi Zi Gou uno spazio di quasi 60 metri quadrati alla modica cifra di 134,55 euro al mese. Almeno quattro volte meno della Casa della carità, che nella corte interna del palazzo paga 562,42 euro al mese per una sede di 21 metri quadri, tre volte più piccola. Uno strano caso, e non è il solo, di «associazione fantasma con vista Madonnina», come l’ha definita il capogruppo milanese della Lega Matteo Salvini che ieri ha fatto un blitz in via Laghetto 2, facendo infuriare gli inquilini. I residenti assicurano di pagare l’affitto di casa «secondo il reddito», anche se nessuno vuol dichiarare la cifra. I contratti d’affitto, sottolinea peraltro lo stesso Salvini, «sono tutti regolari, lo sappiamo. Ma è una regolarità bizzarra, visti i prezzi. Solo uno su trenta forse è a prezzo di mercato». Si va dai 77 metri quadrati a 20,51 euro a quasi 60 metri a 18,12 euro, fino ai 58,55 metri quadri a 8,95 euro. «Impossibile», sostiene un gruppo di inquilini che si riversano agguerriti all’ingresso. Ma carta canta. «È una vergogna - tuona Salvini - il Comune controlli a chi affitta le proprie case e a che prezzi. Qui c’è chi paga 8 euro al mese, non è giusto nei confronti di chi ne spende 300 o 400 in periferia». È chiuso invece da 6 mesi (perchè trasferito in un’altra sede) il vecchio Informagiovani: «Peccato che da allora il Comune abbia lasciato vuoto uno spazio di quasi 200 metri quadri, quando potrebbe essere usato per attività rivolte ai giovani visto che è a due passi dall’università». Il Comune, prosegue il leghista, «dovrebbe mettere a reddito il proprio patrimonio e controllare anche quelle associazioni che hanno una sede qui e non rispondono mai al citofono, come è successo oggi». Accuse a cui l’assessore al Demanio Gianni Verga risponde punto per punto. Intanto, ribadendo che «le associazioni senza fine di lucro hanno diritto a riduzioni sul canone, e pagando l’affitto hanno il diritto di usare gli spazi, ma non certamente l’onere, che reclama il consigliere, di essere reperibili a sua richiesta».
Verga precisa che il prezzo degli affitti è regolato dalla legge regionale, «è correlato al reddito del locatario e alla situazione dell’immobile», e l’amministrazione non può modificare i canoni secondo valutazioni proprie anche «qualora si ritenessero condivisibili le osservazioni di Salvini». Per l’immobile di via Laghetto, comunque, i canoni «sono in corso di revisione e i nuovi saranno applicati entro l’anno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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