Accerchiati. Presi di mira. Sotto tiro. Da Casini (nella foto) al Pd, da ambienti del Pdl alla grande stampa. Quattro o più mandanti politici per un obiettivo dichiarato: il Carroccio. Dalle parti della Padania, da intendersi come quotidiano di partito, la pensano così. E la mettono giù pesante, a partire dal titolo dapertura: «Si muovono i poteri anti Lega». Un allarme che «la voce del Nord» lancia e spalma addirittura in cinque pagine. Insomma, nessuno tocchi lAlberto da Giussano. A via Bellerio alzano la posta? Si vedrà. Di certo, cè che il rapporto tra Bossi e Berlusconi non è mutato duna virgola, nelle ultime settimane. Un asse solido, basato su stima e amicizia, anzi, «amore fraterno», rinsaldato da ultimo nella telefonata tra i due di martedì sera. Un feeling vero, nonostante la dura campagna dagosto, che ha visto e vede tuttora riproporsi la sfilza di distinguo, anche e soprattutto tra alleati. Che potrebbero aumentare in vista delle Regionali del 2010.
Intanto, la Padania mette in circolo il chiaro avvertimento: «Cè tutto e di più per capire che in questo afoso metà agosto è iniziato il tiro al piattello. Dove il bersaglio è il partito di Bossi e i suoi progetti». Ma in attesa che Cavaliere e Senatùr sciolgano in autunno il nodo dei candidati governatori, Formigoni gioca ancora una volta danticipo. E racconta a Panorama il «patto» siglato lo scorso anno con il leader Pdl, quando «ci fu la decisione condivisa della mia quarta candidatura consecutiva alla guida della Lombardia». Sempre in chiave Pirellone, da Castelli arriva invece - suo malgrado - una nuova precisazione.
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