Yana ha sette mesi e mezzo. E una cucciola di Bovaro del Bernese: russa come un omone centenario pieno di crauti elvetici. Vive a Milano in un appartamento di novanta metri quadrati e la notte non cè stanza di casa dove ci si possa salvare da quel brontolìo gutturale che scuote i quadri alle pareti. Parola di Roberta Donato, che a volte telefona agli amici increduli per dimostrare quanto una cagnolina - beh, insomma, cagnolina!, pesa più di quaranta chili - possa rumoreggiare, perduta nei suoi dolci pisolini.
Ride con simpatia Roberta Donato descrivendo labitudine della cagnetta. «La cosa più comica - racconta - è che a volte in mezzo al frastuono monotonico ha uno sbalzo ancora più alto, quasi acuto. Allora si sveglia, ti guarda e si gira dallaltra parte, arrabbiata come a dire: ma che noia russare, mi tocca anche di svegliarmi! Quando a stare svegli a causa sua siamo noi». Facendo parte dellEnte per la salvaguardia dei Bovari svizzeri, la ragazza si è interessata dallallevatore di Yana che da più di due lune si esprime nei suoi concerti. Le è stato detto di non allarmarsi. «Non mi allarmo - conferma - anche perché ormai vivo la cosa come una predistinazione. Ho avuto nonna Rosaria che pesava un quintale e russava. Ho avuto un altro Bernese che ha iniziato a russare perché un giorno, mentre razzolava in giardino, gli è entrata una spiga di grano in una narice. Ora ho lei. E proprio un fato buffo».
Oltremodo buffa pare essere anche tutta la personalità di Yana, grazie ad unaltra sua caratteristica. Ride più forte Roberta.
IL CASO DELLA CUCCIOLA DI BERNESE
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