Il caso Genova e il mare a Milano

«Anni fa un fatto del genere avrebbe visto insorgere la città. Invece, oggi, è il silenzio». Alberto Gagliardi, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, esprime così le sue perplessità sulla mancata candidatura della (ex) Superba quale sede del «Forum economico e finanziario per il Mediterraneo». «Eravamo il cuore del Mediterraneo. Com'è possibile che un avvenimento di questo tipo ci sia stato scippato da Milano?».
A dire la verità, non siamo stati esclusi. La manifestazione si è tenuta all'ombra della Madonnina il 20 e il 21 luglio scorsi. Ha radunato autorevoli relatori appartenenti al mondo istituzionale e al sistema economico produttivo dei paesi aderenti all' «Unione per il Mediterraneo». Ma a Genova non interessava proprio. «Come Comune non abbiamo mai pensato di candidarci per quel posto - spiega l'assessore alla cultura, Andrea Ranieri- , abbiamo scelto un'altra strada». Che poi, sarebbe quella della biennale culturale, che si dovrebbe tenere nel 2010. Ma mancano ancora alcuni passaggi. «Quindici giorni di eventi - dice Ranieri - in cui diventeremo punto di riferimento per lo scambio culturale e scientifico nell'area del Mediterraneo». Sempre che, quel posto, spetti alla Lanterna. In lizza ora ci sono anche Palermo (che dovrebbe ospitare la parte legata ad arte e architettura) e Napoli. Proprio quest'ultima, potrebbe essere scelta al posto di Genova. «Sono diatribe in cui non voglio entrare - minimizza l'assessore Ranieri -. È importante che nei prossimi incontri il ministero degli Esteri confermi la nostra posizione. E lavoreremo perché anche Milano sia presente».

«Ma nel frattempo - osserva Alberto Gagliardi che della decadenza progressiva dell’ex Superba ha sempre fatto un suo cavallo di battaglia -, restiamo a guardare una città che dorme. Un villaggio senza nome e senza porto».