Cronache

Caso Marta Russo: Scattone prende il posto di un professore stalker

La vicenda che vede coinvolto Giovanni Scattone, ora docente nel liceo che fu di Marta Russo, assume i contorni del grottesco. La cattedra fu già di un prof accusato di molestie

Caso Marta Russo: Scattone prende il posto di un professore stalker

La notizia era già circolata nei giorni scorsi. Giovanni Scattone, l'assistente universitario alla cattedra di Filosofia del diritto della Sapienza responsabile della morte di Marta Russo, la ragazza uccisa da un colpo di pistola esploso da una finestra della Facoltà, uscito dal carcere, dove ha scontato la sua pena detentiva, ora insegna al liceo Cavour, dove Marta andò a scuola.

La vicenda ha ovviamente destato scalpore, levando un coro di proteste capitanato da quelle della famiglia Russo che dichiarava di sentirsi quasi "perseguitata dal destino". Il fatto peraltro non era tecnicamente deprecabile, Scattone non è infatti più interdetto dai pubblici uffici dall'ultima sentenza e quindi nulla, in via teorica per lo meno, gli impediva di insegnare nel liceo. La famiglia Russo gli rimprovera però non la voglia di rifarsi una vita, una volta riabilitato alla società civile, ma il fatto che possa ancora "essere un educatore di giovani".

E la vicenda assume sempre di più i contorni del grottesco. Non solo infatti Giovanni Scattone ha ottenuto una cattedra nello stesso istituto dove studiò Marta Russo, ma il professore sarebbe anche andato a occupare una cattedra che definire "infelice" è dir poco.

La cattedra che ora è di Scattone infatti era di un altro professore, Biagio Biomonte, arrestato lo scorso giugno con due accuse: stalking e molestie nei confronti di colleghe e studentesse. A confermare la notizia gli studenti e le studentesse del Cavour, che ricordano il professore 38enne, inizialmente considerato molto preparato, un professore modello, quando in realtà da anni sfruttava il suo ruolo per molestare le studentesse con telefonate anonime. Ventinove le vittime accertate dalle indagini, perseguitate dalle chiamate a sfondo erotico con le quali le tempestava Biomonte.

Che a prendere il posto di Biomonte, vacante dopo l'arresto, sia stato proprio Scattone non poteva mancare di destare lo sdegno di molti e dopo varie polemiche, ieri il preside del Cavour si è deciso a chiedere un passo indietro al professore di filosofia, che si è detto disposto a farlo, se gli verrà però riservata una cattedra in un altro istituto. Ma a difendere Scattone sono i genitori dei suoi alunni, che criticano aspramente i cronisti, accusati di "scrivere solo falsità". Un buon professore, questa la descrizione che molti di loro danno di Scattone, invitando i giornalisti a sgombrare il campo.

"I nostri figli sono già abbastanza sotto stress per la maturità".

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