Caso Visco, Speciale rifiuta la Corte dei Conti. La procura di Roma vuole tutte le carte

Gli inquirenti romani chiedono ai colleghi milanesi l’intero carteggio tra l'ex comandante generale della Gdf e il viceministro. Il generale rimosso conferma il signornò e rifiuta la poltrona alla Corte dei Conti. La Cdl all'attacco: prove tecniche di regime

Caso Visco, Speciale rifiuta 
la Corte dei Conti. La procura 
di Roma vuole tutte le carte

Roma - Copia della corrispondenza intercorsa tra l’ex comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale e il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco è stata chiesta dalla procura di Roma al Comando Generale delle Fiamme Gialle nell’ambito dell’inchiesta aperta sulla vicenda delle presunte sollecitazioni per il trasferimento di alcuni alti ufficiali della Gdf di Milano. Al vaglio del procuratore della repubblica Giovanni Ferrara e del sostituto Angelantonio Racanelli ci sono già alcune copie della corrispondenza acquisite dalla procura militare, a sua volta titolare di un procedimento, e già trasmesse a piazzale Clodio insieme con altri documenti, dal procuratore Antonino Intelisano. Ma gli inquirenti vogliono l’intero carteggio e per questo è partita la richiesta ai vertici di via XXI aprile. Alla procura di Roma, secondo quanto si è appreso, non sono ancora arrivati gli atti trasmessi dalla procura generale di Milano sul caso Visco-Speciale.

Nei giorni scorsi i magistrati romani avevano inviato un sollecito ai colleghi del capoluogo lombardo dopo la prima richiesta fatta all’indomani dell’apertura del fascicolo processuale. Questo, stando alle indiscrezioni, è ancora intestato «atti relativi a», ossia senza ipotesi di reato e senza indagati.

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