Cronache

La Cassazione spegne i condizionatori molesti

Marzia Fossati

Ormai è diventato un classico. Ogni anno, sul finire di maggio, quando l’estate è alle porte, eccoli lì, puntuali e sorridenti dopo il T.G. della sera, i meteo-gufi delle 20.30, quelli che... «È ufficiale: questa sarà l’estate più calda degli ultimi 30 anni». É da quando esistono le previsioni del tempo in televisione, che tutti gli anni, nessuno escluso, i meteo-jettatori, all’approssimarsi della bella stagione, mettono in allarme gli italiani con tali apocalittiche previsioni. Prima logica conseguenza, la vendita di impianti di condizionamento che schizza alle stelle. Cosicchè, di anno in anno, il numero di coloro che possiedono un condizionatore aumenta sempre più. Ma i condizionatori, a parte l’indubbia utilità che rivestono nel mitigare i torridi (ma mai così tragici) agosti di chi resta in città, presentano una piccola, ma non trascurabile, controindicazione: sono rumorosi. E proprio per tutelare gli incolpevoli timpani di coloro che hanno la disgrazia di avere un vicino di casa particolarmente boccheggiante per la calura, la Corte di Cassazione promette ora multe a quanti arrecano disturbo nei palazzi. La Cassazione ha infatti definitivamente condannato, nella giornata di ieri, Giacomo C., residente in un condominio di Genova, a pagare una multa di 300 Euro per aver procurato disturbo ai condomini «attraverso l’uso, anche notturno, di un impianto di condizionamento rumoroso». Invano l’accaldato genovese, già multato dalla corte d’appello di Genova nel 2002, si era rivolto alla Cassazione per chiedere la cancellazione della multa alla luce del fatto che «mancava la prova che l’asserito disturbo fosse avvertito da più condomini». Ma la prima sezione penale ha bocciato il ricorso di Giacomo C., che aveva chiesto che fossero addirittura le Sezioni Unite ad esaminare il suo caso, sentenziando che l’ammenda scatta ogni qualvolta «il rumore sia avvertito fastidiosamente da un numero imprecisato di vicini di casa».

Per non rischiare multe, non rimane quindi che il ventaglio.

Commenti