Cavalli: le mie sfilate per poter finanziare i restauri in Sempione

Lo stilista accoglie l’invito del Comune e annuncia eventi all’Arco della Pace, con un contributo per salvare il Casello. Poi contraddice Armani: "Sono favorevole alla chiusura del centro storico, trasformerebbe il quadrilatero in un salotto"

Cavalli: le mie sfilate 
per poter finanziare 
i restauri in Sempione

Un restauro firmato Roberto Cavalli. Sarà il noto stilista fiorentino - "ma milanese da parte di padre", tiene a sottolineare – a contribuire alla ristrutturazione del Casello dell’Arco, oggi inutilizzato e soggetto a occupazioni abusive e atti di vandalismo. L’annuncio è arrivato alla vigilia della settimana della moda che ieri a Palazzo Morando ha visto la presentazione di alcuni eventi che coniugano il fashion alla cultura. "Sono molto onorato di contribuire alla riqualificazione del Casello - spiega Cavalli - e di sfilare con la collezione che celebra i miei 40 anni nella moda in questa location che è un inno alla bellezza".
Il 27 settembre, infatti, la collezione primavera-estate della prestigiosa griffe attraverserà l'Arco della Pace per sfilare in largo Sempione. Un’iniziativa che sarà replicata nel febbraio 2011 per la presentazione della collezione autunno-inverno. È questa, dunque, la prima risposta all'appello per una mobilitazione dei creativi in favore della zona Sempione lanciato dall'assessore Massimiliano Finazzer Flory, che ringrazia lo stilista, sottolineando l’importanza del connubio "moda-beni culturali". La generosa offerta fa da corollario all’annuncio dell’assessore di una mostra dello stesso Cavalli che si inaugurerà a palazzo Morando a novembre. Non si tratta di abiti o accessori, come si potrebbe pensare, ma di scatti fotografici. Già, perché la seconda passione dell’eclettico stilista, da oltre vent’anni, è proprio la fotografia. "I soggetti sono tantissimi – spiega Cavalli -, dagli animali ai fiori, dagli aspetti più comuni a quelli su cui raramente si posa lo sguardo". Dettagli che hanno influenzato e tuttora ispirano le stampe Cavalli, "come il maculato, che ho riportato in auge applicandolo ai vestiti dopo aver fotografato un leopardo vero" ricorda con orgoglio lo stilista toscano. Che approfitta per dire la sua anche a proposito dell’iniziativa, lanciata dal sindaco Letizia Moratti, di chiudere via Montenapoleone alle auto. "Io sono favorevole – afferma Cavalli -. Così diventerebbe un salotto della moda, senza il traffico di macchine che ne ostacola il passaggio. Anzi – continua lo stilista - proporrei di chiudere tutto il centro storico. Se non per l’intera settimana, almeno nei weekend". Una voce fuori dal coro, quella del grande creativo del lusso, che prende le distanze dalle proteste dei negozianti di via, i quali si dicono invece "assolutamente contrari alla pedonalizzazione", il cui unico effetto sarebbe uno scadimento dei marchi e della clientela. La verità, spiega Cavalli, "è che il cambiamento spaventa sempre, anche se in positivo.

Ma a volte – aggiunge - occorre rischiare. Me ne sono accorto l’altra sera, durante la notte bianca della moda organizzata da Vogue e dal Comune. Un successo, peccato per tutte quelle macchine, a stento si riusciva a camminare".

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